[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – E’ l’outsider della politica cusanese e tenta il colpo gobbo alle amministrative di maggio. Si tratta di Alessandra Cerutti, 53 anni, insegnante elementare e candidata di Pin, Partito Italia Nuova.
Ecco cosa ha raccontato a Nordmilano24:
– E’ maggio, con un colpo di scena ha vinto le elezioni. La prima cosa da fare.
Come da programma, intervenire immediatamente su principi che stanno a fondamenta dell’attività politica per come la intende il PIN – Partito Italia Nuova, ossia “favorire la partecipazione incentivando tutti a collaborare, sollecitare l’ agire e il senso civico di ciascuno”. Se in questo turno Cusano Milanino dovesse scegliere me come primo cittadino significa che la comunità è pronta ad un nuovo modo di vivere la politica intesa come unione e condivisione, coinvolgendo la cittadinanza sulle principali decisioni da prendere e informando in modo capillare sull’andamento dell’attività amministrativa.
– Stessa scena. La cosa che assolutamente non intende fare.
Spaventarmi! Se ho scelto di candidarmi è perché sento nel cuore la sincera voglia e possibilità di essere il punto di riferimento della mia comunità.
– Lei è quella che nella terminologia elettorale può essere considerata una “outsider”, come vive questo fatto?
Serenamente. Non potrei essere diversamente! Sebbene molti credano ancora che esista qualcosa definito di “destra” a cui si contrappone qualcosa definito di “sinistra”, la realtà è che si tratta soltanto di un modo per dividere un medesimo impulso di cambiamento. Attualmente esiste un unico punto di vista: quello che garantisce il mantenimento dello status quo. Chi diverge da questo pensiero unico dominante è senza dubbio un “outsider”. A me non piacciono molto i termini inglesi. Preferisco definirmi “anticonformista”.
– Per molti versi la politica, sia nazionale che locale sta cambiando “colore”, danno finalmente maggiore spazio all’universo femminile. Nel nostro territorio, in parte è già così: a Sesto governa Monica Chittò, a Cinisello Siria Trezzi, mentre, nei comuni prossimi al voto, abbiamo tre candidati donna (oltre a lei a Cusano, Cocca a Cormano e Caniato a Paderno). Ci esprima un parere su questo.
E’ meraviglioso! Naturalmente in questo particolare momento storico sta cambiando l’intera coscienza collettiva e il femminile è l’energia che prima di tutte intuisce e interpreta questo cambiamento. Le donne inoltre sono una grande risorsa di buon senso e pacatezza, differentemente dalla comune energia maschile che spesso cerca lo scontro e la divisione per affermare il suo primato.
– Se dovesse vincere l’elezioni ma i numeri non fossero sufficienti a governare in autonomia, con chi stringerebbe alleanze?
Il PIN – Partito Italia Nuova, propone un nuovo punto di vista della politica e si propone di unire i diversi punti di vista che collaborano per il bene della comunità, indipendentemente dal colore politico ed “etichettature” ideologiche. Perciò le alleanze potrebbero essere con tutti coloro che manifestano semplicemente buon senso.
– Tre punti forti di Cusano
Il verde pubblico, la cittadinanza intesa come comunità di individui, la posizione strategica nel contesto milanese.
– Gioco inverso, tre punti deboli.
Le strutture scolastiche, i centri sportivi e gli spazi ricreativi, soprattutto per anziani.
– Tra i suoi avversari esiste una grande differenza di età. (Basti pensare che tra Marco Fais e Sergio Ghisellini intercorrono quasi cinquant’anni) A suo avviso esiste “età giusta” per guidare una città?
Non esiste un’età giusta, esiste in primo luogo l’entusiasmo e la voglia di fare. Certamente la giovane età rischia di non essere supportata da un’adeguata esperienza, non solo in ambito amministrativo, ma soprattutto in ambito umano e sociale. In questo senso sono un po’ preoccupata da chi dice di non voler collaborare con nessuno, perché questo preclude anche la possibilità di farsi aiutare e suggerire da chi ha coltivato nel tempo maggiore esperienza e potrebbe metterla al servizio delle nuove espressioni della società.
– Quale può essere il plus di una candidatura come la sua, fuori dai tre grandi attuali schieramenti?
Attualmente il centro-destra e il centro-sinistra a tutti i livelli della scala amministrativa rappresentano gli stessi medesimi interessi, che coincidono con il mantenimento dello status quo. Dall’altra parte esiste invece lo schieramento 5 stelle che ha fondato il proprio consenso sulla critica alla “casta”, basando la sua stessa esistenza sull’energia della rabbia e del livore, ma senza una proposta effettiva di radicale cambiamento sociale.
Il PIN – Partito Italia Nuova, che ho scelto di rappresentare sul territorio, è invece l’espressione di una Politica nuova, fondata su un nuovo paradigma culturale e di pensiero, con un progetto nazionale, una proposta di governo e di indirizzo politico-sociale molto chiari. Il nuovo paradigma è in sostanza il seguente: la realtà esterna è soltanto una nostra proiezione, per cambiare la quale dobbiamo necessariamente agire su noi stessi. Criticare all’infinito qualcosa di esterno a noi che non ci piace è decisamente frustrante, perché non cambierà mai nulla finchè non sarà ciascuno di noi a cambiare. È un po’ come guardarci allo specchio, vederci spettinati e pretendere di pettinare il nostro riflesso. Per questo Cusano Milanino potrà avere un sindaco nuovo, solo se i cusanesi saranno disposti a cambiare loro stessi.
– Tra i tanti punti che interessano Cusano nel prossimo futuro (Stazione unificata, Esselunga, etc..) Cosa la spaventa di più?
La metrotranvia che attraverserebbe l’intera Via Sormani. Trovo che sia un’infrastruttura di cui Cusano non abbiamo bisogno, godendo già di una buon servizio di mezzi pubblici tra linee autobus e ferrovie nord.
– Tre cose di cui i cusanesi hanno assolutamente bisogno
La manutenzione/ristrutturazione delle scuole e delle strutture pubbliche.
Maggiore cura e manutenzione del verde pubblico.
Un sindaco che sia maggiormente punto di riferimento dell’ intera comunità soprattutto in un momento storico in cui molte famiglie si trovano in difficoltà. Certo nessuno ha la bacchetta magica ma un’intera comunità coesa e ben coordinata può fare miracoli.
– Tre cose di cui i cusanesi non hanno assolutamente bisogno
Non hanno assolutamente bisogno di una politica che ancora continui a dividere le persone.
Non hanno assolutamente bisogno di un sindaco che si disinteressi del tessuto produttivo e sociale della propria comunità pensando a coltivare solo gli interessi di parte.
Non hanno assolutamente bisogno di credere a tutto quello che ho scritto. Li invito a conoscerci personalmente, uno per uno.