Gio. 02 Mag. 2024
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OSAS: la sindrome delle apnee ostruttive del sonno

Cosa sono le OSAS

[textmarker color=”E63631″]PUBBLIREDAZIONALE[/textmarker] Le apnee ostruttive del sonno sono anche note come OSAS, dall’acronimo delle parole inglesi Obstructive Sleep Apnea Syndrome.

Esse sono delle diminuzioni o interruzioni dell’apporto di ossigeno al cervello a causa di una parziale o totale ostruzione delle vie aeree superiori mentre si dorme, dovute sia a patologie più lievi come raffreddori o allergie sia a malattie più gravi come ictus, ischemie, aritmie cardiache, depressione e problemi alla tiroide.

Sono circa 6 milioni gli italiani che soffrono di apnee ostruttive del sonno a livello medio, e 2 milioni quelli che ne soffrono in modo serio e conclamato, ma solamente 300.000 individui ricorrono alle adeguate cure mediche, perché nella maggior parte dei casi il problema viene ignorato o erroneamente sottovalutato. Le OSAS sono una patologia che colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne, e peggiora con l’avanzare dell’età.

La durata delle apnee notturne varia dai 10 secondi al minuto abbondante, e il numero di episodi può oscillare dai 5 fino addirittura ai 30 e più all’ora, nelle forme più gravi.

Come scoprire se si soffre di OSAS

Alcuni sintomi delle OSAS, spiegano gli esperti di MedicAir, azienda leader nel settore dell’home care, si possono riconoscere semplicemente attraverso l’osservazione del comportamento del paziente sia durante il giorno che durante la notte; altri invece necessitano di strumenti più specifici per gli esami e per la diagnosi.

Tra le manifestazioni più comuni si possono annoverare: russamento, sonno disturbato e spesso interrotto, risveglio con boccheggiamento e sudorazione durante la notte, ma anche emicranie, cefalee, difficoltà mnemoniche e di concentrazione, colpi di sonno, irascibilità, impotenza e malessere diffuso durante il giorno, tutti fattori che possono influire negativamente sulla capacità lavorativa e su quella relazionale, oltre che aumentare il rischio di incidenti alla guida.

Invece, tra i metodi di diagnosi più specifici ci sono la polisonnografia senza EEG (che misura la regolarità della respirazione e l’ossigenazione mentre si dorme) e la polisonnografia a domicilio (che prevede l’uso di elettrodi per monitorare l’attività cerebrale), due tipi di esami che si eseguono con macchinari particolari resi disponibili da aziende specializzate: MedicAir ad esempio offre ai suoi pazienti il Poligrafo NOX T3, un apparecchio in grado di captare e registrare i segnali fisiologici manifestati dall’individuo durante il sonno.

In questo modo, si potrà stabilire di quale tipo di disturbo del sonno soffre la persona, trovando così la cura più idonea per ciascun caso. Questo esame è molto semplice da effettuare e per nulla invasivo, adatto anche ai bambini; può essere svolto in un centro medico specializzato oppure a casa tramite il noleggio dell’apposita strumentazione, per garantire massima tranquillità ai pazienti. È necessario soltanto ricordarsi di non assumere caffeina o alcolici nelle ore serali.

Quali sono le cure per le OSAS

In presenza di apnee ostruttive del sonno è sempre opportuno rivolgersi a un medico per verificare la natura delle OSAS. In molti casi sarà sufficiente migliorare il proprio stile di vita per risolvere la problematica: una corretta alimentazione (in particolare con pasti leggeri alla sera), perdita di eventuale peso in eccesso, una regolare attività fisica (ma non nelle ore serali), riduzione degli alcolici e della caffeina e interruzione del consumo di sigarette, dormire coricati su un fianco.

È inoltre importante regolarizzare il ciclo sonno-veglia, dormire un numero sufficiente di ore e cercare di non utilizzare tablet e smartphone poco prima di mettersi a letto.

Se questi accorgimenti non sono sufficienti, si deve ricorrere – se necessario – a interventi chirurgici quali la rimozione delle tonsille ipertrofiche o alla correzione del setto nasale deviato, oppure, in maniera meno invasiva e molto più frequente, a vere e proprie terapie del sonno studiate ad hoc attraverso l’uso di particolari ventilatori che forniscono una pressione positiva costante, calibrata in base alle esigenze del paziente: gli strumenti utilizzati per questa speciale terapia sono chiamati CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) e sono costituiti da una speciale maschera che facilita il passaggio dell’aria nel naso e nella bocca.

MedicAir, azienda leader nella cura dei disturbi del sonno, fornisce varie tipologie di apparecchi dedicati a questa funzione, quali il MedicAir Blunotte, l’Apex XT e la Resmed AirSense.

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