Mar. 30 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, novità dalla Biopiattaforma

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Conclusa la fase di gara indetta dal gruppo CAP per l’assegnazione della progettazione definitiva della Biopiattaforma, il 12 luglio è stato stipulato il contratto con l’Associazione Temporanea di Imprese a cui capo è la società TBF+ Partner AG.

TBF + Partner AG è la stessa società di ingegneria che ha curato il progetto preliminare, con elevata esperienza per quanto riguarda progetti simili a quello della Biopiattaforma, come l’impianto di trattamento fanghi di Werdhölzli (Zurigo) in Svizzera e il rinnovo seconda linea di trattamento fanghi di Karlsruhe in Germania.

Nel comunicato rilasciato dal gruppo CAP si legge che l’offerta presentata da TBF è stata valutata positivamente perché intende affrontare, nella redazione del progetto preliminare, le istanze di carattere ambientale emerse durante la prima fase del processo partecipativo che sarebbero potute entrare nella nuova progettazione oltre che prevedere elementi migliorativi rispetto al progetto preliminare.

Previsto per settembre un incontro pubblico in cui TBF spiegherà in che modo le richieste emerse siano state accolte e come il progetto preliminare sia stato modificato in funzione di queste esigenze.

In anteprima, tra le principali novità, CAP ha comunicato che l’impianto sarà progettato secondo le BAT, Best Available Technologies, ovvero le migliori tecnologie disponibili sul mercato, inoltre sarà progettato il sistema di filtrazione fumi potenziandolo per ottenere un ulteriore riduzione delle emissioni rispetto al progetto preliminare. All’interno del progetto sarà inserita una valutazione dei possibili effetti sulla salute secondo un principio di maggiore cautela, per questo si applicheranno entrambi gli approcci metodologici previsti da ISPRA come alternativi, quello tossicologico (Metodo del Risk Assessment – RA) ed epidemiologico (Metodo Health Impact Assessment – HIA). Non mancherà una progettazione della risistemazione del verde delle aree interne che terrà conto anche dell’impatto dell’impianto sull’esterno, di qui la progettazione integrata di un sistema del verde della Biopiattaforma che terrà conto in modo organico delle piste ciclabili e dei corridoi verdi. È prevista anche la progettazione di una pista ciclo-pedonale che connetta le aree verdi e il nuovo parco a nord dell’impianto CAP-CORE con la ciclo-pedonale a sud lungo il Naviglio della Martesana. E ancora il revamping dell’attuale isola ecologica comunale con l’obiettivo di recuperare degli spazi esterni a verde per garantire il transito del percorso ciclo-pedonale lungo la sponda est del Lambro. Pensato come strumento didattico a termine del progetto, anche un plastico dell’impianto inserito nel contesto, che durante la progettazione servirà per avviare una partecipazione sulle caratteristiche architettoniche e paesaggistiche del progetto.

Il gruppo CAP precisa che “rimangono ferme le risposte date alle osservazioni e istanze del processo partecipativo che non rientrano nelle competenze dei progettisti”.

Entro 120 giorni dall’inizio dei lavori, cioè dal 17 luglio, dovrà essere terminato il progetto definitivo per l’avvio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), incluso il provvedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) avviato sulla base del progetto definitivo e che prevede la pubblicazione di tutta la documentazione agli Enti/Amministrazioni potenzialmente interessati.

Solo al termine del procedimento autorizzativo, una volta integrate le eventuali ulteriori richieste di modifiche emerse durante il PAUR, la società TBF potrà preparare i documenti necessari per procedere alla gara dei lavori di progettazione esecutiva e costruzione.

Appuntamento quindi a settembre per la presentazione pubblica del progetto definitivo e per attivare il tavolo di lavoro sui RAB (Residential Advisory Board).

 

 

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