C’è stato un tempo in cui la vendita online e quella offline venivano viste in contrapposizione. Da un lato c’era chi osannava i vantaggi della vendita online con processi di acquisto rapidi e veloci, dall’altro chi criticava il danno che questi volgevano ai venditori fisici, rivendicando il valore del contatto umano.
Oggi invece non si contano le realtà che sono riuscite ad integrare la vendita digitale con quella fisica, ma permangono molte perplessità.
Dalla multicanalità alla tutela dei dati personali
Spesso le strategie che nascono in rete portano il cliente in negozio e talvolta accade persino il contrario. Punti di vendita fisici, e-commerce e app sono chiamati a sincronizzarsi per garantire al cliente un’esperienza d’acquisto coerente.
Questa è una delle sfide che l’AI è chiamato a compiere, ma non è l’unica. Grazie ad essa, i chatbot in veste di assistenti virtuali sono in grado di offrire risposte immediate ai clienti. Non sempre, però, questo basta. Spesso diventa imprescindibile predisporre ad un certo punto della conversazione il passaggio all’assistente umano. Ciò per scongiurare la frustrazione che scaturisce da risposte inadeguate.
Ancora, l’AI concede la grande opportunità di raccogliere dati e anticipare le preferenze dei potenziali clienti. Questo significa poter creare contenuti personalizzati. Nello stesso contesto, però, bisogna anche fare i conti con il rischio di sembrare invadente. Da un lato, infatti, la tecnologia diventa strumento per soddisfare meglio i bisogni dell’acquirente, dall’altro bisogna tenere conto del rispetto della privacy di quest’ultimo.
Decisamente meno complessa è invece la situazione della customizzazione al di fuori del contesto virtuale. Ad esempio, la scelta di omaggiare collaboratori o dipendenti con penne personalizzate, scegliendo magari colori e tipologie in base al destinatario, risulta ancora oggi vincente. Il cliente desidera sentirsi al centro dell’attenzione e allo stesso tempo rispettato.
Come può migliorare la vendita offline
Anche nella vendita offline, però, non mancano le insidie. Il venditore oggi è chiamato, più che a competere con il digitale, ad affiancarsi ad esso. Ecco che sveste i panni di puro venditore per accompagnare il cliente alla scoperta del prodotto, delle sue peculiarità e origini.
Questo significa acquisire le competenze adeguate, per entrare in relazione con il consumatore moderno, talvolta più attento alla durata e alla sostenibilità di ciò che ha di fronte. In tal modo, il cliente porta a casa non solo il prodotto, ma













