Dom. 20 Lug. 2025
HomeambienteNord Milano, Parco Nord Milano piange il suo fondatore: si è spento...

Nord Milano, Parco Nord Milano piange il suo fondatore: si è spento l’architetto Francesco Borella

Progettista e direttore del Parco dal 1983 al 2000, nel 2023 aveva ricevuto l'Ambrogino d'Oro dal Comune di Milano. Pioniere di una nuova idea di pianificazione del territorio, ha saputo coniugare rigenerazione urbana e biodiversità, superando il concetto di verde decorativo per trasformarlo in un elemento capace di dialogare in maniera strutturale con il contesto urbano.

Parco Nord Milano piange il suo fondatore. Si è spento a 88 anni Francesco Borella, architetto visionario, pioniere di una nuova idea di pianificazione del territorio capace di coniugare rigenerazione urbana e biodiversità, superando il concetto di verde decorativo per trasformarlo in un elemento capace di dialogare in maniera strutturale con il contesto urbano.

Dopo la laurea in architettura conseguita al Politecnico di Milano nel 1961, Borella inizia ad occuparsi di urbanistica e spazi verdi presso il Centro studi del Piano intercomunale milanese ed è proprio qui che prende forma quello che sarà il Parco Nord di Milano, un grande parco metropolitano che unisce le porzioni verdi salvate dalla massiccia cementificazione degli anni’70 tra i comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano Milanino e Cormano.

Passano alcuni anni prima che il progetto possa essere realizzato, complice la sua novità assoluta, anche sotto il profilo normativo. Ma la tenacia di Borella unita al supporto di cittadini, comitati, scuole e amministrazioni locali contribuisce al buon esito dell’opera che tutt’oggi è particolarmente apprezzata e portata come modello di parco urbano anche al di fuori dei confini nazionali. Borella oltre che progettista sarà direttore del Parco Nord dal 1983 al 2000. La sua grande professionalità, unita ad una visione lungimirante dell’evoluzione del territorio urbano, ha permesso di ricucire natura e paesaggio in funzione del benessere della città sintetizzandoli nel Parco Nord Milano. Un intervento che gli è valso l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano nel 2023.

Tanti i messaggi di cordoglio che hanno cominciato a susseguirsi dopo la diffusione della notizia della sua scomparsa. A partire dal sindaco di Bresso, Simone Cairo, che in un post ha sottolineato il grande amore che Borella nutriva per il Parco Nord prima ancora di progettarlo, farlo crescere e svilupparlo: “Ci ha insegnato e dimostrato che è possibile ripensare spazi e luoghi riconsegnandoli alla natura in modo compatibile alle realtà delle nostre città”, scrive Cairo ricordando i numerosi incontri con l’architetto, i primi risalenti alla sua adolescenza: “L’ho ascoltato con entusiasmo e passione – aggiunge – con affetto ricordo la sua testimonianza e il nostro incontro al parco nel 40 esimo delle prime piantumazioni. Alla sua famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze di tutta l’Amministrazione Comunale di Bresso”.

Un ricordo di Borella, scomparso nel 50° anniversario dell’Ente, anche dal sindaco di Cormano, Luigi Magistro che ha sottolineato la vocazione dell’architetto all’ideazione di diversi polmoni verdi, tra cui il Parco delle Groane e il Parco Agricolo Sud Milano: “Io il papà del Parco Nord? Sì, mi riconosco in questa definizione” diceva Francesco Borella – scrive Magistro -. Nel 1970 c’è stato il decreto prefettizio che istituiva il Parco Nord, ma solo quando è divenuto Direttore del Parco nel 1983, è iniziata la piantumazione di alberi nell’area verde. 50 anni dopo, il Parco Nord resta il parco urbano artificiale più grande d’Italia. Era il progetto di cui andava maggiormente orgoglioso definendolo “Il parco di una vita”. Come cormanesi e come lombardi, saremo sempre riconoscenti del suo grande lavoro e attenzione alla tutela del verde e il suo esempio dovrà sempre guidarci nelle scelte”.

“Con le sue idee ha contribuito a realizzare, sotto la sua direzione come primo direttore, il Parco Nord Milano, diventato parco regionale – si legge nella nota diffusa da Legambiente -. Un grande progetto di rigenerazione urbana, quella dell’ex Breda, che unito all’amore per la natura è stata trasformato in un bosco urbano”. Il suo presidente, Barbara Meggetto, ricorda Borella con affetto e stima, riconoscendolo come protagonista visionario di un’idea di città e di uso degli spazi pubblici in funzione della comunità: “Se oggi Parco Nord Milano è riconosciuto come uno dei più grandi parchi urbani del nostro Paese, lo si deve anche a lui e alla sua tenacia – evidenzia -. L’architetto Borella ha insegnato agli ambientalisti che la rigenerazione urbana e la biodiversità sono strettamente connessi al disegno del paesaggio, in una nuova idea di pianificazione del territorio”. Nell’esprimere il proprio cordoglio alla famiglia, Legambiente auspica che la lungimiranza di pensiero di Borella si traduca ancora in azioni concrete per cambiare la vita in città, creando, come lui stesso auspicava “una cintura verde che metta in connessione il Parco Agricolo Sud Milano con il Parco Nord”, una visione anticipatrice dell’idea di Parco Metropolitano Milanese che oggi merita di essere ripresa e sviluppata.

ARTICOLI CORRELATI