Più sinergie territoriali, un monitoraggio costante dei bisogni ed un utilizzo ragionato dei fondi italiani ed europei. Sono gli obiettivi su cui concentrare il lavoro nella prospettiva di offrire servizi sempre più adeguati alle esigenze di una popolazione over 65 costantemente in aumento, emersi nel corso del convegno dedicato al presente e futuro dell’assistenza domiciliare, organizzato in sede dalla Fondazione Ricovero Martinelli Onlus, che ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti del settore, stakeholders e associazioni per uno scambio utile di best practices e per presentare progetti innovativi per una assistenza domiciliare continuativa e di qualità.
LO SCENARIO ITALIANO: in aumento le patologie cognitive e gli over 65 con problemi motori, di autosufficienza e con patologie croniche
Un tema che si impone considerando lo scenario italiano attuale delineato dall’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità le cui stime parlano di 1,2mln di persone affette da demenza, 1mln con disturbo cognitivo lieve e dati sempre più in crescita di over 65 con problemi motori, di autosufficienza e patologie croniche a lunga evoluzione che determinano nuovi bisogni per famiglie e caregivers: “Serve un Piano comune condiviso nazionale, occorre avere diagnosi tempestive e una presa in carico realizzata in rete – ha sottolineato il prof. Bernardo Misaggi, Presidente della Fondazione Ricovero Martinelli Onlus -. Invecchiare è un’opportunità, non è e non deve essere un problema: abbiamo organizzato questo evento in modo da confrontarci a livello nazionale, regionale e locale e condividere le migliori esperienze perché c’è ancora molto da fare, tutti assieme, per un presente ed un futuro migliore dell’assistenza domiciliare”.
IL TEMA DELLE RISORSE: IN LOMBARDIA 78MLN DI EURO DA SPEDERE PER PROGETTI PER ANZIANI E FRAGILI
A partire dalle risorse e da come vengono spese. Regione Lombardia, prima regione italiana per numero di anziani, ha a disposizione 78mln di euro dei 500mln di euro totali del PNRR da gestire a favore di progetti per anziani non autosufficienti e persone vulnerabili. Una cifra significativa che può certamente consentire di mettere a terra progetti validi ed efficaci, purché si superino i limiti che impediscono uno sviluppo omogeneo dell’assistenza sul territorio: “L’assistenza domiciliare nel nostro Paese ha storicamente sofferto dei limiti di uno sviluppo disomogeneo tra le Regioni, di un’erogazione di interventi solo sporadici/prestazionali e della mancanza di un raccordo tra filiera sanitaria e sociale – ha evidenziato nel suo video messaggio il ministro per la disabilità, Alessandra Locatelli -. Lavorare in rete sul territorio consentirà di offrire servizi sempre più adeguati alle esigenze di una popolazione di over 65 che è in aumento”.
E sull’importanza di un utilizzo ragionato delle risorse è intervenuta anche la senatrice Maria Cristina Cantù, vicepresidente della 10^ Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) e tra le prime a promuovere l’assistenza domiciliare, che ha parlato della necessità di un cambio di paradigma del sistema sanitario e di una lotta mirata agli sprechi così da liberare risorse per l’assistente domiciliare – sulla cui formazione è necessario investire – e la promozione dei sistemi di telemedicina. “Bisogna agire subito con misure legislative mirate – ha aggiunto – sia sul versante della longevità sana che su tutte le dimensioni vocate al potenziamento dell’integrazione sociosanitaria assicurando per anziani, fragili e disabili una prospettiva di attenzione e personalizzazione delle cure”.
NEL NORDMILANO LA PERCENTUALE MAGGIORE DI 80-89ENNI A LIVELLO REGIONALE
E se la Lombardia è la prima regione italiana per numero di anziani, l’ambito cui si rivolge Fondazione Ricovero Martinelli Onlus – ovvero i territori di Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Cusano Milanino, è quello con la percentuale maggiore di 80-89enni rispetto al resto della Provincia di Milano e alla Regione Lombardia. Dove in una famiglia su 3 è presente una persona over 65 su una popolazione totale di 140.692 persone e la tendenza è di una progressiva riduzione delle dimensioni dei nuclei familiari con realtà mononucleari composte prevalentemente da donne anziane sole. Senza contare l’aumento di over 65 con patologie croniche a lunga evoluzione: “In questo quadro è evidente come siano necessarie azioni strutturali – ha sottolineato Riccardo Visentin, assessore al Welfare e alla Centralità della Persona del Comune di Cinisello Balsamo e Presidente dell’Assemblea dei Sindaci di IPIS, Insieme per il Sociale – e una precisa programmazione territoriale per garantire servizi adeguati e una vita dignitosa e soddisfacente”, con il supporto prezioso del terzo settore che gioca un ruolo fondamentale. Tre le sfide delineate da Visentin per il prossimo futuro: potenziamento e riforma dei servizi, in sinergia con Regione Lombardia; integrazione tra sanità e servizi sociosanitari per rimodulare insieme il tema della prevenzione, e potenziamento delle forme alternative di residenzialità, quali il co-housing sociale di cui Cinisello Balsamo ha da tempo avviato una sperimentazione ormai consolidata.
IL PRESENTE DELLA MARTINELLI: UN SERVIZIO ALL’AVANGUARDIA SUL TERRITORIO
Sul territorio la stessa Fondazione Ricovero Martinelli Onlus offre un servizio prezioso e all’avanguardia. Dal 2014 ha avviato la sperimentazione regionale del servizio RSA Aperta rivolto a soggetti con demenza certificata e ultrasettantacinquenni con invalidità al 100% e da 20 anni offre il servizio domiciliare con, a seconda delle necessità, un infermiere, un educatore, un fisioterapista, un servizio di prelievi o di esami a domicilio. “I nostri servizi offrono prestazioni di sostegno ai familiari, oltre che servizi di assistenza domiciliare personalizzati (gli utenti C-DOM ex ADI al 2024 erano 347 di cui il 72,04% ultra80enni) – ha spiegato il prof. Misaggi -. Occorre rivalutare il ruolo delle RSA, unire le forze per investire in innovazioni tecnologiche a supporto di piani di cura ad hoc. Serve tornare a concepire la Sanità come un investimento e non un costo”.
IL NODO CRITICO: LA MANCANZA DI PERSONALE, INFERMIERI SOPRATTUTTO
Obiettivi che devono fare i conti, però, con problemi strutturali come la carenza di personale medico ed infermieristico. Basti pensare che per il bacino di utenza territoriale servirebbero 111 infermieri e ne sono operativi 75, come ha evidenziato la dott.ssa Barbara Mangiacavalli, Direttrice Socio Sanitaria ASST Milano Nord – Ospedale Bassini, ribadendo la necessità di impostare una collaborazione concreta in rete più efficiente ed efficace grazie anche ai servizi di telemedicina da raccordare in modo sinergico sul territorio.
IL FUTURO DELLA MARTINELLI
Nel futuro della Martinelli – che dovrà anche capire cosa diventare perché a fine anno, con la riforma del Terzo settore, verranno abolite le Onlus – ci sono l’innovazione del Centro Diurno Integrato, la creazione di un servizio di ricovero riabilitativo post acuto per gli over 65 post-intervento da fratture di femore ed il potenziamento degli spazi per la degenza di anziani con patologie neurologiche (Parkinson, demenza senile, Alzheimer).