“Oggi non siamo qui per riscriverla, la storia. Ma per ricordarne un pezzo, perché la storia non ha nascondigli, non deve averne. Oggi noi ricordiamo un ragazzo, uno studente che potrebbe essere nostro figlio, massacrato e ucciso per la sola colpa di aver aderito a un’idea politica. Oggi ricordiamo un rappresentante delle istituzioni, un uomo di legge, ucciso per la sola colpa di appartenere a un certo partito politico. Oggi ricordiamo una pagina buia della nostra storia, perché anche chi venga dopo di noi possa conoscere e non ripetere”. Sono le parole dell’assessore sestese Antonio Lamiranda pronunciate questa mattina nel corso della cerimonia di intitolazione a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, vittime dell’odio politico, del nuovo slargo all’incrocio tra le vie Cavallotti e Cadorna.
Un’intitolazione che ha suscitato non poche polemiche in città, con i primi problemi che si sono verificati ancora prima della cerimonia di inaugurazione dello slargo rendendo necessario l’intervento delle Forze dell’ordine per presidiare l’area dopo la comparsa di un biglietto recante la scritta “È un’infamia. Sesto ripudia la dedica di questo spazio a un fascista”.
“È un gesto irresponsabile, da cui dovremmo prendere le distanze una volta per tutte”, ha affermato il sindaco Roberto Di Stefano, spiegando che la decisione di intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi “è il nostro modo per affermare, con forza, che non esistono morti di serie A e morti di serie B. È il nostro modo per dire basta alle vittime dell’odio politico”.
Sergio Ramelli fu ucciso a soli 19 anni nel 1975 da ragazzi come lui, da altri giovani universitari: “Ed è proprio ai giovani di oggi che vogliamo rivolgerci – ha proseguito Di Stefano -: non lasciatevi sedurre da chi trova nell’odio uno strumento di lotta politica. Quel tipo di confronto non costruisce nulla. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire, perché la memoria, da sola, non basta. Va trasformata in impegno quotidiano”.
Alla cerimonia di inaugurazione dello slargo hanno preso parte numerose autorità ed esponenti politici ed istituzionali, tra cui il presidente del Senato, On. Ignazio La Russa, il Sottosegretario di Stato per la Difesa Sen. Isabella Rauti, l’assessore regionale Romano La Russa, il vicepresidente di Regione Lombardia Marco Alparone. Per l’occasione il circolo “Il Tricolore” ha donato all’Amministrazione il monumento celebrativo con la targa in memoria di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, la cui famiglia ha presenziato all’inaugurazione.
E intanto per questa sera alle 18:30 è atteso in piazza della Resistenza il presidio antifascista e democratico organizzato dai partiti di centrosinistra e da alcune associazioni, tra cui Anpi, Aned, Acli, Emergency.