Lun. 17 Mar. 2025
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Cinisello Balsamo, una giornata di ascolto per combattere i disturbi alimentari

«In Italia, si stima che circa 3.000.000 di persone siano affette da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), rappresentando il 5% della popolazione italiana. Di questi, il 96,4% sono donne. Ogni anno, tali disturbi sono responsabili di circa 4.000 decessi tra i giovani, costituendo la seconda causa di morte per loro dopo gli incidenti stradali». Sono alcuni dati estrapolati dal report epidemiologico sui disturbi della nutrizione e dell’ alimentazione (DNA) pubblicato da Regione Lombardia al fine di promuovere la giornata lilla dell’11 marzo dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.
Proprio in occasione della settimana del “Fiocchetto lilla” l’équipe del Poliambulatori Il Sole offre una “Giornata di ascolto” con la partecipazione di vari esperti.
Saranno presenti: la dott.ssa Camilla Quarticelli, psicologa e psicoterapeuta nonché consulente della Fondazione Maria Bianca Corno; la dottoressa Anna Tutino, psicologa psicoterapeuta e la dottoressa Francesca Sirianna, biologa nutrizionista.
L’evento, a partecipazione libera, si svolgerà martedì 11 marzo dalle ore 10 alle 18 presso il Poliambulatorio “Diaz” di via Rimembranze 14 a Cinisello Balsamo.

Il tema è di particolare attualità, perché il problema si è aggravato dopo l’epidemia di Covid-19, come testimoniano anche i dati della ricerca condotta da Regione Lombardia: «A seguito della pandemia da Sars-Cov-2 si è registrato un incremento del 40% nei casi diagnosticati. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la prevalenza di anoressia nervosa varia tra lo 0,2% e lo 0,8%, mentre quella della bulimia nervosa è stimata tra l’1% e il 5%, valori in linea con le statistiche internazionali».

Le donne sono più esposte

Quando si evidenzia il problema? «L’età media di insorgenza – prosegue il report della Regione – si colloca tra i 15 e i 18 anni, con due picchi significativi: uno intorno alla pubertà (15 anni) e uno durante la transizione verso l’età adulta (18 anni), periodi evolutivi critici evidenziati anche da altri studi sul tema. Nei Paesi occidentali le stime indicano che tra il 5,5% e il 17,9% delle giovani donne e tra lo  0,6% e il 2,4% dei giovani uomini abbiano manifestato un disturbo alimentare diagnosticabile secondo il DSM-V entro la prima età adulta.
Per quanto riguarda l’anoressia nervosa, la prevalenza varia dallo 0,8% al 6,3% tra le donne e dallo 0,1% allo 0,3% tra gli uomini. La bulimia nervosa, invece, coinvolge dallo 0,8% al 2,6% delle donne e dallo 0,1% allo 0,2% degli uomini.
Il disturbo da alimentazione incontrollata presenta una prevalenza stimata tra lo 0,6% e il 6,1% per le donne e tra lo 0,3% e lo 0,7% per gli uomini. I disturbi specificati dell’alimentazione e della nutrizione colpiscono tra lo 0,6% e l’11,5% delle donne e tra lo 0,2% e lo 0,3% degli uomini, mentre i disturbi non specificati interessano dallo 0,2% al 4,7% delle donne e fino all’1,6% degli uomini».

«La pandemia di Covid-19 – evidenzia la ricerca – ha ulteriormente aggravato la situazione, portando a un aumento significativo dei casi, attribuibile all’isolamento sociale, all’ansia e allo stress associati alle misure di contenimento. Analoghe tendenze sono osservate in altri Paesi europei, dove i DNA continuano a rappresentare una sfida rilevante per i sistemi sanitari».

Per info e prenotazioni alla giornata di ascolto organizzata dal Consorzio Il Sole: 02.611.11.16.

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