Sab. 07 Dic. 2024
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Giro d’Italia, la presentazione slitta a gennaio. Ancora un mistero se partirà dall’Albania

Forse una data c’è: il 13 gennaio 2025. Secondo il giornale sportivo spagnolo AS  gli organizzatori della Rosea avrebbero scelto il giorno della presentazione, ma ancora non è dato sapere se la Grande partenza avverrà dall’Albania. Sempre secondo AS questa decisione verrà presa a metà dicembre. La presentazione del percorso del Giro – come noto – era originariamente prevista per martedì 12 novembre, ma a fine ottobre l’organizzazione ha annunciato l’annullamento dell’evento, senza dare alcuna spiegazione in merito. Nessun comunicato ufficiale, in compenso rumors, ricostruzioni giornalistiche e qualche supposizione. Con il passare dei giorni, il mistero si è infittito. La presentazione di Rcs, che organizza la manifestazione, doveva essere proprio oggi e invece…

Le tappe in Albania? Ah, saperlo…

La prima difficoltà dovrebbe riguardare la partenza dall’Albania. Secondo il percorso iniziale, il Giro d’Italia 2025 sarebbe dovuto partire il 9 maggio da Tirana con la prima tappa a cronometro. Poi 10 maggio la Tirana- Durazzo e l’11 Durazzo-Valona. Un giorno di riposo per trasferirsi a Brindisi, quindi il 13 maggio la tappa Alberobello-Lecce. Sono però sopraggiunte delle complicazioni, di tipo organizzativo oppure economico, o entrambe le cose. Le trattative sarebbero comunque proseguite per arrivare comunque un accordo. Tra l’organizzazione del Giro e le autorità albanesi non si sarebbe ancora trovata la quadra a livello economico. La Sicilia, che sarebbe stata esclusa dal percorso originario,  potrebbe tornare in lizza: due o tre tappe nell’isola più grande del Paese.

Un’altra complicazione riguarda poi il main sponsor della manifestazione, l’Enel, che non avrebbe ancora deciso se rinnovare o meno la sponsorizzazione con il Giro, con il quale faceva bella mostra di sé sulla maglia rosa, il simbolo del primato.

Debutto per Vingegaard al Giro d’Italia

Le incertezze organizzative hanno avuto una ripercussione sul fronte agonistico con i corridori che non conoscono ancora il percorso della gara, anche se, come ogni anno, sono già filtrate numerose indiscrezioni. Jonas Vingegaard  sembra intenzionato a correre per la prima volta sulle strade del Giro, mentre più incerta la partecipazione di Roglic e soprattutto quella di Pogacar, che potrebbe essere attirato a tentare la doppietta Tour e Vuelta. Di certo questa situazione assai incerta  favorisce gli organizzatori del Giro di Spagna che partono favoriti e potrebbero convincere l’iridato a saltare la nostra corsa.

Il più dubbioso sembra essere Evenepoel che potrebbe optare per il Giro oppure per la Vuelta da abbinare al Tour de France, la corsa regina del calendario internazionale. La nostra idea è che tra gli addetti ai lavori circoli già da tempo la cartina del tracciato e che le squadre abbiano già operato le loro scelte, tuttavia la partenza dall’Albania e molti altri dettagli rimangono fino ad oggi un’incognita.

A margine di queste ci piace ricordare la figura di Vincenzo Torriani, lo storico organizzatore del Giro, il “patron”, colui che modernizzò profondamente la corsa, accompagnando la rinascita e l’evoluzione del Paese, cogliendone le potenzialità. Fu inventore di percorsi, scopritore di tracce. Fece approdare la corsa persino a Venezia. Lo ricorda, lo celebra, lo racconta lo storico Sergio Giuntini, in un libro interessante dal titolo Vincenzo Torriani e l’Italia del Giro, edito da Prospero Editore. Che cosa avrebbe fatto il il “patron”? Come si sarebbe comportato per uscire da questa impasse?

Angelo De Lorenzi

 

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