Sab. 07 Dic. 2024
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È morto il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti

La scomparsa improvvisa del primo cittadino della località a sud del capoluogo lombardo

A soli 60 anni è morto Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano. Una notizia inaspettata che ha sconvolto non solo la comunità della città a sud di Milano, stretta al dolore della famiglia in questo triste momento. Così ha annunciato il Comune sulle pagine social:  “Con immenso e profondo dolore, annunciamo la prematura scomparsa del nostro amato sindaco, Gianni Ferretti. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità,
che ha servito con instancabile dedizione, passione e una visione lungimirante per il futuro. In questo momento di grande tristezza, ci stringiamo con affetto alla sua famiglia,
condividendo il loro dolore e portando gratitudine e riconoscenza per tutto ciò che il sindaco ha donato a noi tutti”.

Da pochi mesi era stato rieletto, scelto dai suoi cittadini per rinnovare il suo mandato, con oltre il 64% delle preferenze. Un sindaco impegnato nel sociale, nel costruire una grande comunità in un territorio non privo di difficoltà come Rozzano.

Il sindaco lascia un ricordo profondo tra la comunità.

A inizio ottobre aveva scritto una lettera aperta per difendere il suo comune che nel frattempo era tornato alla ribalta dopo una frase pronunciata da Fedez durante la lite con Cristiano Iovino – “Lasciatemi, lo uccido, sono di Rozzano”.

“La nostra è una comunità di gente per bene, persone oneste che vivono la città ogni giorno con senso civico, rispetto delle regole e attenzione al bene comune che non hanno nulla a che fare con la malavita. Una metà delle famiglie di Rozzano vive nel quartiere popolare Aler, che non è un ghetto, ma una comunità basata su valori di condivisione, umanità, rispetto e solidarietà. Questa è quotidianità di cui raramente si parla perché non fa notizia”, le parole del sindaco. E ancora: “L’altra metà delle famiglie risiede in quartieri residenziali, ma tutti insieme formiamo un’unica grande realtà: persone che lavorano onestamente, si prendono cura della propria città e crescono i loro figli con dignità e correttezza”.

 

 

 

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