Domenica 13 ottobre, a Cinisello Balsamo, sono state consegnate le Spighe d’Oro 2024, le massime onorificenze assegnate ogni anno dal Comune a cittadini che contribuiscono con la loro attività alla costruzione della Comunità. Fra i meritevoli del riconoscimento del premio il Vo.Ci., volontariato cinisellese, la Commissione Spiga d’Oro ha scelto quest’anno Roberto Renato Veronese, noto imprenditore, nonché convinto e appassionato sostenitore di attività sportive e sociali. Il secondo riconoscimento è andato al Cineteatro Pax che festeggia i 70 anni. Si sono poi aggiunte due targhe alla memoria dedicate alle figure di Davide Viganò e Renato Seregni.
Renato Roberto Veronese, da tutti chiamato solo Roberto, è originario di Masi, piccolo comune agricolo del Padovano, adagiato sulle sponde dell’Adige, dove è nato il 28 settembre 1946. Negli anni duri del dopoguerra, il bambino è chiamato a dare una mano al padre Aldo nella sua avviata ditta di gabbie per pollame e per animali da corte, intessendone le reti a maglia fine. Sulla scorta, poi, dell’ondata migratoria di quegli anni, Aldo e Maria, genitori di Roberto e del piccolo Idelmo, decidono di lasciare Masi e di trasferirsi. Nel 1960 la famiglia approda a Cinisello Balsamo, allora nel pieno del suo fermento e sviluppo industriale. Qui il quindicenne Roberto, oltre a collaborare alla nuova attività del padre, ovvero la commercializzazione di fiori all’ingrosso, non perde occasione per dedicarsi al calcio, la sua passione; dapprima alla Stella Azzurra e al Cinisello Calcio, per passare poi alle squadre di Giussano, di Bollate, di Arese.
L’attività imprenditoriale
Nel 1966 papà Aldo acquisisce la prima agenzia funebre, ovvero la Bettinelli di piazza Gramsci, da subito rinominata Sant’Ambrogio. Roberto all’inizio stenta a lasciare il suo lavoro di fioraio e ad impegnarsi in questa nuova impresa, ma, dopo pochi mesi, vi si trova coinvolto: ha infatti modo sin da subito di apprezzare l’alto valore umano e sociale che un’attività come questa ha in sé connaturato. A pochi anni dal trasferimento a Cinisello Balsamo, Roberto, sulla pista da ballo del vicino Dancing di Milanino, conosce Miranda con la quale, nel 1969, dinnanzi all’altare della parrocchia di Sant’Ambrogio si scambia le fedi nuziali convolando a nozze.
Intanto l’attività imprenditoriale fondata dal padre cresce. Nel 1967 viene acquisita l’impresa funebre Garbin di Sesto san Giovanni, nel 1973 la Pirovano di Monza, nel 1984 la RVS Marmi e graniti, nel 1988 viene fondato il C.O.F. (Consorzio Onoranze Funebri), nel 2008 viene inaugurata una tra le prime Case funerarie d’Italia, ovvero la Domus Pacis di via S. Aleramo sino ad arrivare ai giorni nostri, che vedono Roberto alla guida di un gruppo societario, primario a livello nazionale, che vanta oltre 25 filiali e più di 100 dipendenti.
L’interesse per lo sport
Negli anni di impegno professionale non viene mai meno anche l’interesse per lo sport. Roberto a 28 anni abbandona la carriera calcistica dilettantistica per entrare nella squadra dei vigili urbani cinisellesi, coi quali giocherà per quasi 20 anni. Rimarrà sempre vicino all’associazione calcistica Stella Azzurra, dedicandosi all’allenamento dei ragazzi e donando il primo sistema di illuminazione del campo a 11 presso l’oratorio San Luigi. Si misura al contempo anche in altre discipline sportive, ovvero il tennis e lo sci, per cui di buon grado diviene uno dei soci fondatori del Centro sportivo Cervino e del Circolo tennis.
La passione per il ciclismo. Nasce la Società ciclistica Pirovano
Attorno ai 50 anni si accende in lui la scintilla per un’altra passione: la bici da corsa, che nel 2005 lo porta a fondare la Società ciclistica Pirovano, imprescindibile punto di riferimento per tanti ciclisti cinisellesi e non solo. Tanto è stato ed è l’amore di Roberto per lo sport che molteplici sono state le squadre che ha voluto sostenere e sponsorizzare: non solo calcio e ciclismo, ma anche bocce, in questo spronato dalla passione del fratello minore Idelmo e dai successi e dalle vittorie di costui, anche a livello di bocciofila nazionale.
Sin dal lontano ’60 Roberto ha eletto Cinisello Balsamo a suo luogo del cuore, per cui a più riprese ha voluto sostenere la città; sono sue le ultime donazioni a sostegno dell’arredo pubblico e a tutela della memoria collettiva: la targa ai caduti della Prima Guerra in via Musu, le targhe presso la Stella Azzurra, il monumento ai caduti di Nassiriya, la stele dei caduti del corpo di Polizia Locale e la targa alle vittime del Covid al Cimitero Nuovo di Cinisello.