Si è svolta oggi la cerimonia di avvio del cantiere di Unione Zero, uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana nelle aree ex Falck, alla presenza del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del Sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, della Presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, di Mario Abbadessa, Senior Managing Director & Country Head di Hines in Italia, di Fabrizio Palenzona, Presidente del Gruppo Prelios, e di Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo.
Unione Zero, inizio della trasformazione della città
Unione Zero rappresenta il cuore pulsante di una trasformazione epocale, mastodontica e complessa per Sesto San Giovanni e per tutta la Regione Lombardia. Situato nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione delle aree dismesse Falck, questo intervento sarà in grado di attrarre nuove famiglie, studenti, lavoratori e turisti, garantendo una crescita economica e sociale senza precedenti per il territorio, darà risposte in servizi a tutto l’indotto di Città della Salute e della Ricerca ma anche a chi già vive in città.
L’avvio del cantiere del comparto Unione Zero segna di fatto l’ingresso in una nuova era di sviluppo e innovazione che segnerà indelebilmente la storia di Sesto San Giovanni, proprio come le aree Falck hanno a suo tempo caratterizzato il volto produttivo della città: “Questo progetto non rappresenta solo una rigenerazione urbana, ma un simbolo del futuro che vogliamo costruire insieme per Sesto San Giovanni e per l’intera area metropolitana di Milano – ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano -. Oggi, dopo decenni di abbandono, si trasforma in un polo di sviluppo all’avanguardia, restituendo valore a un territorio che per lungo tempo è stato un simbolo del nostro passato, ma che ora diventa protagonista del nostro futuro, con un pensiero ai tanti operai che qui si sono ammalati dedicandosi al lavoro, e alle loro famiglie”.
Unione Zero, con un investimento complessivo di 600 milioni di euro che genererà un indotto sul territorio di circa 1 miliardo di euro, sarà un quartiere residenziale e commerciale all’avanguardia, capace di attrarre 800 nuovi nuclei familiari, con 700 posti letto per studenti. Nel settore terziario, saranno creati 4.800 posti di lavoro, dando impulso all’occupazione locale e offrendo nuove opportunità professionali. Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale del progetto: Unione Zero permetterà una riduzione del fabbisogno energetico del 30% rispetto ai quartieri tradizionali, con il 40-50% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
“Quello che iniziamo a vedere oggi – ha concluso il sindaco – è il risultato di una sinergia senza uguali tra pubblico e privato, entrambi illuminati, coraggiosi e pazienti nel credere e nel portare avanti con determinazione un intervento simbolo di un’Italia che rinasce e che ha tutte le carte in regola per diventare un modello internazionale”.