Domenica 15 settembre nello stand del Banco Farmaceutico allestito nel contesto della festa patronale di Buccinasco è avvenuta la presentazione di Referto, l’inserto del periodico Sì e no e del Giornale dei Navigli, da un’idea di Renato Caporale, ampiamente condivisa da un gruppo di professionisti e amici. Di cosa si tratta? È un progetto di comunicazione che ruota attorno ai medici di famiglia, i più vicini alle necessità, ai bisogni e anche alle ansie e alle paure dei pazienti. Concretamente è un giornale illustrato che viaggia on line, in formato pdf, sfogliabile, e che può essere letto agevolmente sui telefono o sullo schermo del computer. Ogni numero propone un argomento riguardante la prevenzione, con riflessioni, suggerimenti, informazioni; i temi sono trattati con la collaborazione di specialisti della materia. Vista la delicatezza delle questioni il controllo dei testi è a cura di un Comitato scientifico territoriale con un presidente che ha un suo spazio all’interno del giornale. La fase sperimentale è stata realizzata da 5 medici di famiglia più 15 specialisti.
Referto: forma accattivante, contenuti rigorosi
Ora si è conclusa la prima serie di Referto che di volta in volta affronta un tema specifico, con testi e disegni e baloon, una forma accattivante, ma dai contenuti rigorosi: sono stati 25 numeri settimanali che hanno raggiunto in totale 875.000 contatti del distretto sanitario corsichese e oltre (una media di 35.000 a numero), il tutto grazie alla formula di penetrazione territoriale del Giornale dei Navigli e dell’invio personalizzato dei medici ai propri pazienti: “Si tratta di una formula vincente – ha spiegato Angelo Carlo Garavaglia, direttore socio sanitario del distretto di Corsico e presidente scientifico dell’iniziativa – perché la percentuale di apertura delle mail inviate dai medici è stata molto elevata, oltre il 70%”. Insomma, i medici coinvolti nel progetto e che si sono riuniti nel comitato scientifico dell’iniziativa hanno voluto metterci la faccia scommettendo che una comunicazione seria e rigorosa, veicolata con strumenti di comunicazione in linea con i tempi, sia in grado di anticipare la domanda, di dare risposta ai bisogni e quindi di prevenire le malattie.
Così su Referto, di volta in volta, si è affrontato il tema del diabete così come le patologie cardiovascolari, l’alimentazione, il papilloma virus e tanto altro. Un’idea buona, che parte dal cuore, ed è contagiosa: “L’iniziativa – ha ricordato Garavaglia – è nata all’indomani di quanto è accaduto a Renato Caporale, colpito da una malattia, un infarto, da cui si è ripreso; è stato assistito e curato da medici e personale sanitario di cui ha potuto apprezzare professionalità e umanità”. Da navigato esperto uomo di comunicazione, non poteva non nascere allora qualcosa di originale: pungolato da un’esperienza ad alto grado di intensità, Caporale ha iniziato a indagare il rapporto tra l’umano e la cura, ricco di tanti aspetti e sfumature e con la certezza che prima ancora della malattia da curare, ci sia sempre la persona. Un’idea, in fondo, oggi controcorrente.
Referto, quindi, pare essere non solo un giornale, ma un vero e proprio progetto che tende a fare rete, a conquistare amicizie, come testimoniato esperienzialmente dalla bella serata trascorsa insieme alla festa patronale, dopo la presentazione dell’iniziativa in una tavolata fra un piatto di risotto alla salsiccia e un assaggio di grappa.
Come non ricordare, poi, il coinvolgimento dei volontari del Banco Farmaceutico al quale il giornale ha dedicato un numero monografico e che, nel contesto della Festa, hanno raccontato la loro attività sul territorio: oltre 12 mila confezioni di farmaci raccolti durante l’anno da destinare ai più bisognosi, una dozzina di volontari che controllano e smistano il materiale da destinare agli enti assistenziali e poi l’attività di un ambulatorio medico che sul territorio ha servito 230 persone.
Angelo De Lorenzi