Non ha lasciato nemmeno le briciole agli avversari: strapazzati, quasi umiliati. Ieri vinto anche nell’ultima frazione del Tour, la cronometro di Nizza. Chi ci è rimasto maggiormente male è stato il secondo in classifica, Vingegaard. Tutti gli altri hanno accettato la sconfitta. Tadej Pogacar, con le vittoria del suo terzo Tour de France, ieri è entrato nell’Olimpo dell’arte pedalatoria. Ha duellato a distanza con Marco Pantani, migliorando i suoi tempi sulle salite più impegnative, ha surclassato Eddy Merckx, il Cannibale, superandolo nel numero di maglie in Giro e Tour (39) nello stesso anno e nei successi di giornata: il belga si era fermato a 11 tra Italia e Francia, lo sloveno ha raggiunto le 12 affermazioni.
Pogacar guadagnerà 12 milioni all’anno
La doppietta Giro e Tour non accadeva dai tempi di Pantani, 1998, praticamente un altro ciclismo. Ora, dietro i successi dello sloveno, ci sono metodi innovativi di preparazione, nuovi allenamenti, strategie di alimentazione mirate. Oggi Pogacar è una “macchina da guerra”, i 6 milioni di ingaggio annuali (compresi gli sponsor) saranno ritoccati. Si parla addirittura di un raddoppio che nel mondo del ciclismo è una cifra straordinaria. Tadej ha cambiato allenatore a inizio anno. Il pur ottimo e innovativo Inigo San Millàn, ricercatore basco di stanza negli Stati Uniti che si occupa di terapia del cancro e di campioni, è stato sostituito da Javier Sola “perché sentivo che dopo 5 anni avevo bisogno di rinnovare, abbiamo provato cose nuove sia sul corpo che mentalmente e sono felice di come tutto sia andato bene”.
Vuole vincere anche la maglia iridata
Tadej è stato un gigante rispetto agli avversari. Vingegaard ha lottato sino all’ultimo, ma dopo l’incidente di tre mesi prima non avrebbe potuto fare meglio. Evenepoel va sul podio, vince una tappa e conquista la maglia gialla. Il belga è soddisfatto della sua prestazione, lo vedremo protagonista fra qualche anno. Roglic, invece, si è dovuto ritirare e ha perso la sua ultima grande occasione di vincere o almeno sfiorare la vittoria al Tour. Sono stati molti bravi Girmay, il velocista eritreo, primo africano nero a vincere tappe al Tour, primo a conquistare la maglia verde e Mark Cavendish che a 39 anni ha puntato tutto sulla tappa che gli ha dato il record di vittorie alla Grande Boucle, 35 una più di Merckx.
Quali saranno i prossimi obiettivi di Pogacar? Lo sloveno parteciperà alla corsa olimpica su strada sabato 3 agosto, ma il suo obiettivo più grande, sembra essere la maglia di campione del mondo. La prova iridata si correrà domenica 29 settembre a Zurigo.