Il numero delle startup che falliscono è maggiore di quelle che ce la fanno. Il motivo? Sono tante le cause dietro a un fenomeno per certi aspetti fisiologico – non tutte le idee imprenditoriali, infatti, sono destinate al successo –ma che ha anche delle motivazioni ben specifiche che chi vuole percorrere questa strada deve assolutamente conoscere.
Perché le startup falliscono: gli errori più comuni
1-Non pensare ai destinatari del business
Ogni business ha un target, persone alle quali si rivolge. Può essere più o meno esteso ma non è la sua ampiezza a determinare il successo (ci sono nicchie ben remunerative, tanto per fare un esempio). Quando si valuta di lanciare una startup, quindi, è indispensabile capire per quali persone quel prodotto è destinato. Bisogna definire il target: questo significa capire anche quanto le persone sono disposte a spendere e, aspetto non secondario, qual è il loro contesto sociale e culturale di riferimento grazie al quale comunicare in maniera efficace.
2-Ignorare la concorrenza
Tutte le aziende, anche le startup, hanno una concorrenza. Perché se è vero che molte startup propongono qualcosa di innovativo, tale innovazione è spesso nel modo in cui risolvere un problema e un’esigenza. Questo significa che l’alternativa, anche se diversa, esiste e con essa bisogna confrontarsi.
3-La ricerca di finanziamenti
Uno degli aspetti più critici che determinano il mancato successo di una startup è legato alla ricerca di finanziamenti. Nella ricerca degli investitori, come spiegato in questa pagina, è importante non solo (e non tanto) trovarne tanti, ma individuarne di affidabili. Gli investitori, infatti, non sono tutti uguali e ci sono alcuni di essi che stanziano le loro risorse solamente quando la startup ha raggiunto un determinato punto di sviluppo. Questo significa che è necessaria un’attenta pianificazione anche per quel che riguarda la ricerca di finanziamenti, evitando di darli per scontati pensando che arriveranno perché la startup avrà successo o attardarsi a cercarli e trovarli determinando il fallimento del proprio business.
4-Attenzione alla logistica
Non è raro che il fallimento delle startup arrivi dal loro successo. Un controsenso? Non proprio se si pensa che spesso molte realtà non hanno gestito correttamente la logistica e si ritrovano con magazzini vuoti o con l’assenza di componenti e materiali importanti per la realizzazione dei loro prodotti e non possono far partire le consegne. Accumulando così ritardi o andando incontro all’annullamento degli ordini con conseguente mancato incasso e nessun guadagno.
5-Il successo si costruisce, non si improvvisa
L’assenza di programmazione e attente valutazioni è stata alla base di tutti i precedenti errori. Ed è lo sbaglio principale che le startup commettono. Ciò che spesso manca a queste realtà è l’assenza di un business plan convinte che non serva o che possa essere sviluppato solo quando la startup inizierà a funzionare e produrre utili. In realtà è proprio il contrario e la pianificazione delle varie attività permette anche di valutare eventuali difficoltà e criticità in modo da poterle superare consapevoli che la strada per il successo non mai è un rettilineo, ma piena di sfide e insidie.