Una vita salvata e altre 50 che potranno averla migliorata grazie alla enorme generosità di un giovane donatore e della sua famiglia. Speranza, altruismo e dolore si intrecciano nelle corsie del pronto soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni dove, nei giorni scorsi, un giovane è arrivato per un malore cui è subentrato un arresto cardiaco che l’ha portato rapidamente al decesso nonostante tutte le manovre rianimatorie avanzate messe in atto dai sanitari.
Un evento tragico che avrebbe potuto rimanere circoscritto nel perimetro del dolore dei familiari, ma che invece apre ad uno spiraglio di speranza per molte altre vite. I medici, una volta accertata la morte cardiaca, considerano il giovane come potenziale donatore di polmoni. La verifica delicata con la famiglia fa emergere la volontà donativa del loro caro che intendono onorare. A questo punto non c’è nemmeno un secondo da perdere.
Il tempo massimo per il prelievo dei polmoni di un donatore a cuore fermo è di soli 240 minuti. È una lotta contro il tempo quella che deve affrontare l’equipe dell’ospedale sestese per mettere insieme nell’arco di 4 ore tutti i professionisti che dovranno intervenire. Una sfida non da poco, anche perché si tratta del primo caso di prelievo e trapianto di polmoni da donatore a cuore fermo dell’ASST Nord Milano ed ogni anno, in generale, i casi di questo tipo che si riescono a realizzare si contano sulle dita di una mano.
Grazie al lavoro congiunto del Coordinamento Ospedaliero di Procurement, del Coordinamento Regionale Procurement e della SC Trapianti-Lombardia Nitp, viene messa in atto la procedura, resa particolarmente impegnativa dalla elevata complessità e dall’impiego di numerose professionalità. Infatti, una volta accertato il decesso, per poter procedere al prelievo da donatore a cuore fermo è necessario assicurare il corretto mantenimento degli organi per preservarne le funzionalità, attraverso l’utilizzo di apposite strumentazioni.
Il tempo scorre veloce nel blocco operatorio dell’ospedale di Sesto San Giovanni dove, supportati dall’équipe infermieristica Nord Milano, si alternano i chirurghi Toracici del Policlinico di Milano, per il prelievo di polmoni, del Centro Cardiologico Monzino, per il prelievo dei grossi vasi, dell’Istituto Gaetano Pini per il prelievo del tessuto muscolo scheletrico e dell’Ospedale Niguarda per il prelievo di cute.
Il primo prelievo di polmoni e multi-tessuto da donatore a cuore fermo va a buon fine. I polmoni dopo essere stati prelevati sono stati riperfusi e ricondizionati per verificarne la funzionalità sono stati trapiantati con successo regalando così una nuova vita ad un paziente che altrimenti la avrebbe persa, così come 50 potenziali riceventi di tessuti vedranno migliorarne la qualità.
La realizzazione di questo percorso dimostra che l’eccellenza nel campo della donazione può essere raggiunta in modo efficiente anche in presidi più piccoli, tramite un Coordinamento Ospedaliero di Procurement staffato, in grado di organizzare e presidiare percorsi complessi: “Un pensiero commosso ed un sincero ringraziamento vanno al donatore ed alla sua famiglia che ha dimostrato grande forza e generosità rispettando in un momento di profondo dolore la volontà donativa del proprio caro – ha dichiarato Tommaso Russo, Direttore Generale Asst Nord Milano -. Un sentito ringraziamento va allo staff del Coordinamento Ospedaliero Procurement per la donazione di organi e tessuti, ai professionisti del nostro Laboratorio Analisi, alla Rianimazione, al Pronto Soccorso, alla sala operatoria per la tempestiva e stretta collaborazione, una squadra di professionisti che ha raggiunto un ulteriore importante risultato dimostrando una sempre maggiore integrazione tra componenti mediche, chirurgiche, anestesiologiche-rianimatore ed infermieristiche.”