Mar. 05 Nov. 2024
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Pietre, muri e fantasia: domenica si corre il Giro delle Fiandre

Domenica si disputa il Giro delle Fiandre, una classica monumentale che quest’anno cade proprio il giorno di Pasqua. Per i fiamminghi un vero e proprio rito; si calcola che sulle strade scenderanno non meno di un milione di persone ad assistere alla gara e altri seguiranno la gara in televisione. In molti non baderanno a spese per assicurarsi il biglietto e assistere i passaggi nei punti chiave della gara.
Partenza da Anversa e arrivo a Oudenaarde dopo 271 chilometri: 17 i ‘muri’ da scalare, ai quali si aggiungono sette tratti in pavé, con l’accoppiata Vecchio Kwaremont-Paterberg da affrontare due volte, l’ultima salita decisiva a 13 chilometri dal traguardo.
Il favorito di domenica è Mathieu Van der Poel che potrebbe cogliere la terza affermazione in questa gara. Il percorso sembra fatto su misura per le sue caratteristiche, ma dovrà mettersi al sicuro dagli agguati perché avrà tutti contro. Fra i favoriti, in seconda battuta c’è Mads Pedersen, già sul podio in questa gara nelle precedenti edizioni. Non deve farsi staccare sui muri da Van der Poel e giocarsi tutto in volata.
In grande spolvero Matteo Jorgenson, che sta vivendo un momento buono della sua carriera.  Fra gli italiani conviene tenere d’occhio soprattutto Alberto Bettiol, vincitore quest’anno della Milano-Torino, corridore di fantasia, capace di inventarsi una strategia vincente in corsa e che ha già vinto questa corsa nel 2019. In Casa Italia possiamo rivolgerci ancora a Matteo Trentin, ciclista di fondo che si esalta nelle corse dure.

Giro delle Fiandre, la corsa di Fiorenzo Magni

Non saranno invece della partita domenica Tadej Pogačar che si sta preparando al debutto al Giro d’Italia dopo un avvio di stagione scoppiettante e Wout van Aert, rovinosamente caduto all’Attraverso il Fiandre.
Un po’ di storia. La prima edizione del Fiandre venne corsa nel 1913, vinse Paul Deman. Il nostro Fiorenzo Magni si impose per tre volte dal 1949 al 1951, conquistandosi così l’appellativo di “Leone delle Fiandre”.  Fra i vincitori troviamo anche Merckx (due volte) e De Vlaeminck. Fra gli italiani contiamo le affermazioni di Zandegù (1967), Argentin (1990,) Bugno (1994), Bartoli (1996), Bortolami (2001) Tafi (2002), Ballan (2007) e, infine, il già citato Bettiol  nel 2019.

Adl

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