Lun. 29 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, sicurezza, il Comitato Rondò Torretta: “Ancora punti critici non affrontati”

Bene ma non benissimo. Si può riassumere così l’esito dell’incontro organizzato dall’Amministrazione comunale per rendere noto l’operato della Polizia Locale in tema di sicurezza sul territorio sestese, almeno dal punto di vista del Comitato cittadini quartiere Rondò Torretta che ha preso parte all’incontro dello scorso sabato senza tuttavia avere diritto di parola, così come ogni altra persona presente in sala. L’incontro, infatti, per “ragioni di gestione della sala” non prevedeva la possibilità di intervento da parte del pubblico. Un’ “operazione di trasparenza” – così l’ha definita l’assessore Nisco – frontale, durante la quale sindaco, assessore alla Polizia Locale e Comandante hanno resi noti numeri e statistiche sui controlli effettuati nel corso del 2023, con un focus particolare sulla zona del quadrante “caldo” di Sesto San Giovanni, attorno a piazza Trento Trieste.

Positivo il riscontro sull’elaborazione di una “mappa del rischio” legata alla sicurezza in città, annunciata dal Comandante Zenobio, che era stata suggerita dal Comitato nel corso delle interlocuzioni con l’Amministrazione comunale per mettere a sistema e ottimizzare i controlli sul territorio: “Siamo lieti che tale suggerimento sia stato accolto e ringraziamo il Corpo di Polizia Locale e l’Amministrazione per gli sforzi messi in campo per il controllo del territorio – commenta il Comitato -. Tuttavia, la situazione nel quartiere Rondò Torretta sta peggiorando rapidamente ed è nostra opinione che occorra stringere i tempi sulle iniziative volte a risolvere i problemi in atto”.

“Servizio notturno un solo giorno a settimana”

Ancora tanti i punti critici che rimangono in sospeso: “Le otto assunzioni annunciate, non potranno certo cambiare la situazione relativa ai numeri ridotti dell’organico della Polizia Locale di Sesto – fa presente il Comitato -, che ricordiamo al momento riesce a fornire il servizio notturno un solo giorno a settimana proprio a causa dell’organico ridotto”. Un problema non di poco conto, visto che la maggior parte delle criticità, come risse, molestie e spaccio, con particolare riferimento alle piazze 4 novembre, Martiri di via Fani e Trento e Trieste e alle vie Marconi, Risorgimento e Firenze si verificano tra le ore 18 e le 5 del mattino, ovvero nella fascia oraria in cui il controllo pubblico è maggiormente sguarnito.

Il Comitato, nel corso di un’interlocuzione con l’Amministrazione nel mese di novembre, aveva manifestato l’esigenza di prevedere degli stazionamenti fissi e continui in orario serale e notturno con l’aggiunta di una pattuglia che facesse la ronda per le strade del quartiere continuamente:  “Negli ultimi mesi la presenza di Carabinieri e Polizia di Stato all’interno del quartiere, con stazionamenti fissi in orario notturno è drasticamente diminuita e laddove presenti gli stazionamenti arrivano massimo alle ore 23:30/24 – sottolinea il Comitato -. In coincidenza di tale diminuzione sono aumentati gli episodi concernenti risse e consumo molesto di alcool, nonché gli episodi relativi allo spaccio”.

Ma non è tutto: “L’incontro pubblico è stato incentrato unicamente sulle politiche di controllo diretto del territorio, ovvero quel tipo di controllo attuato attraverso le pattuglie di polizia, ad oggi insufficienti per risolvere il problema all’interno del quartiere – rimarca il Comitato -. Nulla è stato detto a riguardo delle politiche di controllo indiretto”.  E sul futuro, in attesa di essere nuovamente ascoltati dall’Amministrazione: “Auspichiamo che gli incontri pubblici di confronto tra cittadinanza ed Amministrazione sul tema trovino il modo di ospitare un colloquio tra entrambe le parti e non una mera esposizione di tematiche senza possibilità di interazione – conclude il Comitato-. L’ obbiettivo è unire la cittadinanza attorno all’ impegno comune volto alla risoluzione dei problemi di degrado e microcriminalità da cui è toccato il quartiere”.

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