Da due anni la comunità congolese commemora a Cinisello Balsamo nel mese di marzo (dedicato alla donna) la giornata LIPUTA in memoria di tutte le donne congolesi che hanno subito violenza e che continuano a subirne a causa della guerra imposta a questo popolo. LIPUTA è proprio il tessuto del vestito delle donne congolesi segno di tradizione, dignità e protezione amorevole. Quando nasce un bambino, infatti, è avvolto nel LIPUTA della mamma.
In questa occasione un pensiero va anche all’impegno del dottore Denis Mukwege, premio Nobel per la pace 2018 che si è dato l’impegno di curare i danni fisici e psico-sociali riportati dalle vittime di stupro in Congo. Nel maggio del 2019 il dottore è intervenuto a Cinisello Balsamo e, sulla spinta di questo incontro, l’anno successivo è nata l’associazione “Amici del dott. Mukwege” che cerca di far conoscere l’attività del dottore nel nostro territorio e raccoglie fondi per i suoi progetti. Dall’ottobre 2022 Denis Mukwege è cittadino onorario di Cinisello Balsamo.
La seconda edizione della Festa Liputa si terrà domenica 3 marzo p.v. presso la Parrocchia San Pietro Martire Cinisello Balsamo, via Milazzo 6 con il seguente programma:
11.30 S. Messa animata da un coro congolese
13.00 Pranzo congolese presso Centro San Pietro Martire
A seguire interventi e testimonianze
Nel pomeriggio musica e balli congolesi
Sarà un’occasione per conoscere il Congo e sostenere i progetti del dottor Mukwege.
Uno straordinario momento di incontro, cibo etnico, musica e moda ma soprattutto un’occasione per ascoltare le testimonianze di donne e uomini congolesi.
I proventi verranno destinati a sostenere il lavoro del Dott. Mukwege nella cura fisica e psicologica delle donne vittime di abusi, a denunciare la situazione di violenza che imperversa nel Paese e a perseguire la ricerca della verità per ottenere giustizia e raggiungere la pacificazione della Repubblica Democratica del Congo.
Non mancherà il ricordo dell’Ambasciatore Luca Attanasio ucciso proprio in Congo il 22 febbraio 2021 insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo, per il quale non smetteremo mai di chiedere giustizia.
