Da oggi uno storico bar di Cinisello Balsamo, il Motta ai Portici, dà lavoro a ragazzi autistici. Il locale, gestito da 42 anni da Maurizio e da Daniela, è stato donato alla fondazione Il domani dell’autismo. E questa mattina, per il taglio del nastro del nuovo locale, che da oggi si chiama Motta by Luna Blu, c’erano tanti clienti affezionati, molti curiosi, il sindaco Ghilardi e anche il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli.
“In questi anni ci hanno aiutato i nostri clienti – ha detto Daniela – e siamo diventati una grande famiglia. Vogliamo che questo locale diventi un’opportunità di vita per i ragazzi che ci lavoreranno”. Dietro al bancone ci sarà Matteo, uno dei ragazzi convolti nella nuova impresa. Con lui la mamma, Simona Molteni, ex assistente dentista.
Il Ministro Locatelli, nell’occasione, ha ribadito il suo impegno e quello del Governo a sostegno dell’inclusione mentre sulla questione delle risorse per i caregiver, il Ministro ha dichiarato che su questo tema non ha avuto ancora modo di incontrare le parti coinvolte, ma ha comunque aggiunto: “I questi giorni prenderemo sicuramente in considerazione l’argomento per capire meglio in che direzione stiamo andando. Sottolineiamo che la Lombardia è la prima regione nei termini di utilizzo di risorse e nel riparto dei fondi. L’unica cosa che posso dire, per sintetizzare, è che si tratta di una parte del Fondo Nazionale che viene erogata tramite i voucher per ottenere i servizi e anziché essere tutto monetizzato”.
“È sempre positiva una iniziativa che dia lavoro a una persona con disabilità, – ha dichiarato il Presidente di Anffas Nordmilano Francesco Cacopardi, presente col ministro Locatelli al cambio di gestione del Bar Motta – purché serva a non dimenticare le centinaia di famiglie che rappresentiamo e che in questi giorni sono preoccupate per l’attuazione di norme che, se non chiarite, potrebbero metterle in difficoltà. Plaudo al Ministro – ha concluso l’esponente di Anffas Nordmilano – che ha voluto rassicurarci riguardo alla massima attenzione del suo ministero a questo difficile passaggio normativo che sposta parte dei contributi dalle famiglie ai servizi”.
