Ven. 03 Mag. 2024
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Apnea notturna: che cos’è e come si manifesta

Chi, nonostante si corichi presto e dorma dalle 7 alle 9 ore per notte, si sveglia stanco e con il mal di testa, e, durante tutto l’arco della giornata, accusa sonnolenza e difficoltà di concentrazione, potrebbe soffrire di disturbi del sonno.
Tra i disturbi più comuni che possono causare questi sintomi rientrano le apnee notturne, ossia delle interruzioni cicliche della respirazione durante le ore di sonno. Causate da ostruzione delle vie respiratorie o da disturbi neurologici, le apnee, se trascurate, possono causare gravi problemi di salute.
Per questo motivo, nel caso in cui si sospettasse di soffrire di questo disturbo, sarebbe necessario rivolgersi quanto prima al proprio medico curante o a uno specialista del settore, il quale, dopo attenti esami, potrà consigliare la terapia più adatta. Tra queste rientra la BiPAP, la quale si basa sull’impiego di un dispositivo bilevel e può essere attuata non solo in ospedale, ma anche presso il proprio domicilio.
In questo articolo vi spiegheremo, più nel dettaglio, che cosa sono le apnee notturne e come si manifestano.

Apnea notturna: di cosa si tratta

Quando si parla di apnea notturna, si fa riferimento a un disturbo che si verifica durante le ore di sonno e compromette il riposo. In particolare, si manifesta con interruzioni della respirazione che possono durare anche alcuni minuti e che riducono l’apporto di ossigeno al cervello e al resto dell’organismo.

A seconda della causa scatenante, si può avere un’apnea:

  • ostruttiva: nota anche con l’acronimo OSAS (ObstructiveSleep Apnea Syndrome), si verifica in presenza di un blocco delle vie respiratorie superiori;
  • centrale: meno frequente della precedente, dipende da un malfunzionamento del tronco encefalico, il quale non riesce a gestire in modo corretto la respirazione
  • mista: in questo caso, il soggetto soffre di apnee causate sia da ostruzioni delle vie respiratorie sia da malfunzionamenti a livello cerebrale.

Per individuare la terapia più adatta a risolvere il problema, è indispensabile capire, innanzitutto, di quale tipo di apnea notturna si soffre.

A quali sintomi prestare attenzione

Uno dei sintomi più comuni dell’apnea notturna ostruttiva – il quale non riguarda, però, quella di tipo centrale – è il russamento, soprattutto se seguito da delle pause nella respirazione. Naturalmente, non tutte le persone che russano soffrono di questo tipo di disturbo.

Tra gli altri sintomi, comuni a tutte e tre le tipologie di apnea e dovuti, da un lato, alla minore qualità del sonno e, dall’altro, alla ridotta ossigenazione del cervello, rientrano:

  • sonnolenza diurna;
  • emicrania mattutina;
  • senso di affaticamento e di stanchezza al risveglio;
  • basso livello di concentrazione;
  • irritabilità.

Durante il sonno, oltre al russamento, possono aversi risvegli frequenti e sudorazione, mentre al risveglio non è raro, per chi soffre di questo disturbo, accusare un senso di soffocamento.

Quali problemi possono causare

Trascurare questo problema non è una buona idea. Oltre a ridurre le prestazioni durante il giorno, le apnee notturne possono, con il tempo, causare problemi via via più gravi.
In particolare, è possibile incorrere in obesità, diabete, infarto, ictus, depressione, problemi polmonari e disturbi cognitivi.

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