Gio. 02 Mag. 2024
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Cinisello Balsamo, al via l’indirizzo di management dello Sport

La nuova proposta formativa dell’Istituto Tecnico Eugenio Montale di Cinisello Balsamo mira a offrire gli strumenti chiave per comprendere le più moderne tecniche di gestione delle organizzazioni sportive o di enti ed imprese che investono nello sport

I giovani che intendono scommettere sullo sport come proprio futuro professionale, possono prestare attenzione a una nuova proposta sul territorio. Una delle realtà formative più innovative della Lombardia – infatti – è l’indirizzo management dello Sport offerto dall’Istituto Tecnico Eugenio Montale di Cinisello Balsamo. L’indirizzo amministrazione finanza e marketing, con opzione “management dello sport”, punta proprio a formare figure professionali in questo campo. Gli obiettivi del corso, di durata quinquennale, sono sì potenziare le abilità motorie degli studenti nelle discipline proposte “ma anche offrire gli strumenti chiave per comprendere le più moderne tecniche di gestione delle organizzazioni sportive o di enti ed imprese che investono nello sport,” fanno sapere dal Montale.
Il corso punta ad incanalare la passione sportiva dei ragazzi in un percorso scolastico finalizzato ad alimentare con successo la domanda di figure professionali di questo settore. L’idea di fondo, dicono i professori che hanno ideato da zero questo nuovo corso, è quella di far capire agli studenti che i valori dello sport, come passione, impegno e coraggio, servono per essere campioni non solo sui campi da gioco ma anche nella vita di tutti giorni.

Lo sport anche come professione

Nel corso degli ultimi anni lo sport è diventato una parte importante delle nostre vite ed è forse l’unico antidoto che gli adulti possono “mettere in campo” per tenere lontani i più giovani da cellulari e computer. Lo sport è anche un insieme di valori e può contribuire alla crescita dei ragazzi insegnando loro un metodo per inserirsi nel mondo del lavoro.
Tennis, basket, nuoto, pattinaggio, ciclismo, atletica leggera, sci, pallavolo e naturalmente il calcio. Sono il pane quotidiano di milioni di persone in Italia, interi settori che muovono denaro e competenze, oltre che gambe e sudore.
Prendiamo proprio il calcio: la sua predominanza tra gli sport più amati è indubbia. Cosa si muove dietro a questo mondo e quali sono le figure professionali più ricercate? L’aspetto economico è centrale. Solo un esempio. Colossi dello streaming e della televisione come DAZN e Sky si sono appena aggiudicati i diritti per trasmettere le partite della Serie A per i prossimi cinque anni per un esborso di oltre 4,5 miliardi di euro. Per fare un paragone: la nuova legge di bilancio appena approvata dal Governo italiano ammonta a circa 24 miliardi. L’avreste mai detto che i soli diritti TV del pallone valgono un quinto di una Finanziaria di un Paese del G7?
Ma questa evoluzione dello sport, da passatempo a business, richiede anche delle competenze specifiche. Non solo strettamente sportive, ma anche manageriali, finanziarie e legali. Fate mente locale: Il Milan è posseduto da un importante fondo americano, l’Inter da un gruppo cinese, la Juventus da un azionista storico che è una holding con interessi che vanno dal settore automobilistico alle biotecnologie.
Gli esperti dicono che, a fronte di un mondo sportivo che diventa sempre più “professionale” (anche tra gli amatori), il mercato richiede nuovi saperi che possono essere alla base di percorsi scolastici innovativi. La cara, vecchia scuola, insomma. E dove partire per una nuova riforma dello sport se non da educazione, giovani e territorio?

 

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