Gio. 07 Dic. 2023
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“Bridges of Trust”, la ricostruzione dell’Ucraina passa anche da Sesto San Giovanni

Una delegazione degli amministratori delle città ucraine di Pervomaysk, Romny e Lozova in visita alla città nell'ambito del progetto europeo "Bridges of Trust", fortemente voluto dalla presidenza della Consulta delle Imprese, che punta a creare le condizioni per una cooperazione tra municipalità europee e ucraine per la ricostruzione post bellica

Costruire ponti di fiducia per guardare insieme al futuro e alla ricostruzione dell’Ucraina. Approda a Sesto San Giovanni, su impulso della presidenza della Consulta delle Imprese, l’iniziativa “Bridges of Trust” che si inserisce nell’ambito del programma europeo U-LEAD coordinato dal Consiglio europeo delle Regioni e dei Comuni (CEMR) insieme all’Associazione delle Città Ucraine (AUC) e patrocinato da Regione Lombardia, con l’obiettivo di creare le condizioni per una collaborazione sinergica tra le municipalità europee e quelle ucraine finalizzata alla ricostruzione e al rilancio dell’Ucraina nel periodo post bellico.

Nato come progetto pilota nel corso del 2022, “Bridges of Trust” è presente in tutta Europa ed in Italia coinvolge due regioni rappresentative del nord e sud della penisola, rispettivamente Lombardia e Sicilia, dove sono stati selezionati alcuni Comuni interessati ad imbastire una sorta di gemellaggio con le città ucraine per iniziare una cooperazione orientata a ricostruire in particolare le infrastrutture comunali distrutte dalla guerra, sulla scorta di quanto indicato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, di mettere a disposizione il “sistema Italia”, rappresentato non soltanto dalle grandi opere ma anche dall’Italia dei Comuni.

La delegazione proveniente da Pervomaysk, Romny e Lozova

Nella tappa lombarda una delegazione composta da sindaci e assessori delle città ucraine di Pervomaysk, Romny e Lozova, appartenenti all’oblast orientale di Carkiv e Soumy, è impegnata nel corso della settimana a visitare i comuni di Arconate, Sesto San Giovanni ed Inveruno per uno scambio di esperienze amministrative e per conoscere le best practices messe a punto in modo tale da trarre degli spunti di intervento da attuare nei loro territori. Se Arconate ed Inveruno, Comuni dell’Alto Milanese, sono stati scelti come rappresentativi della capacità di associarsi e cooperare insieme, Sesto San Giovanni è stata selezionata come esempio efficace di città che ha saputo riconvertirsi dopo la deindustrializzazione.

“È un progetto che avevo intercettato lo scorso anno nel quale ho subito creduto – spiega Gianmaria Vincelli, presidente della Consulta delle Imprese che ha portato avanti l’iniziativa -. Lozova in particolare è la città con la quale stiamo intrattenendo i rapporti per una prossima ed eventuale collaborazione post bellica”. La cittadina ucraina, di circa 87mila abitanti, ha subito numerosi danni nel corso degli attacchi russi, tra cui la distruzione della Casa della Cultura. “Di questa iniziativa – aggiunge Vincelli – sono stati informati direttamente il ministro Tajani ed il sottosegretario Silli”. Mercoledì la delegazione ucraina è stata accompagnata in visita ad alcune tra le realtà più significative di Sesto San Giovanni. La prima tappa alle Opere Sociali Don Bosco, insieme a don Elio Cesari che ha mostrato i laboratori professionali dell’Istituto, per poi spostarsi al centro sportivo della Pro Sesto con Mauro Ferrero e al vicino lido The Village accompagnati da Gianluca Ferrario. La visita è poi proseguita alla volta della Biopiattaforma, con la presidente di ZeroC, Barbara Mancari, per mostrare un esempio di ingegneria virtuosa nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti che ha suscitato grande interesse da parte della delegazione.

Ieri mattina la presentazione istituzionale nell’aula consiliare del Comune di Sesto San Giovanni dove ad accogliere i delegati di Pervomaysk, Romny e Lozova erano presenti, oltre al presidente della Consulta delle Imprese Vincelli, il vicesindaco Alessandra Aiosa, il presidente del Consiglio comunale Davide Coccetti e il vice Salvatore Romano, insieme all’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda che ha illustrato i principali interventi urbanistici in corso a Sesto San Giovanni soffermandosi in particolare sull’imponente progetto di riqualificazione delle aree dismesse ex Falck, simbolo della trasformazione dalla città delle fabbriche a quella della salute e della ricerca che si delineerà nei prossimi anni.

Il focus sulla ricostruzione come opportunità da cogliere: “È un’occasione per approcciare un nuovo modello urbanistico del paese”, evidenzia Lamiranda suggerendo una progettualità che sia sintesi delle diverse funzioni e come metodo un cronoprogramma suddiviso per fasi e una flessibilità normativa con regole semplici per riconvertire secondo le esigenze che via via si delineano. “Quando ricostruirete partite dalla vostra storia e miglioratela – aggiunge -. Non occorre cancellare il passato, perché il popolo si ritrova nelle sue radici”. Per mettere a terra i progetti sono però necessari anche i fondi, tema di cui si sono occupati i referenti di EPC (European Project Consulting), specializzati in progettazione comunitaria e finanziamenti europei, che hanno presentato un excursus sulle opportunità di finanziamento – europeo, nazionale e regionale – a disposizione per la ricostruzione.

Il saluto del sindaco Roberto Di Stefano ha chiuso la tappa sestese della delegazione ucraina che si è poi diretta nella vicina Cinisello Balsamo per un incontro istituzionale con alcuni rappresentanti dell’Amministrazione e il senatore Alessandro Sisler.

 

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