Sarà l’istituto salesiano sestese la prima scuola paritaria a ricevere la visita del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ospite delle Opere Sociali Don Bosco lunedì 19 dicembre. Il ministro verrà ricevuto dal direttore dell’istituto, don Elio Cesari, e potrà visitare uno dei poli educativi salesiani più grandi d’Europa con i suoi 70.000 metri quadrati frequentato ogni giorno da oltre 2.500 studenti e 250 adulti tra presidi, insegnanti ed educatori.
Il ministro Valditara a Sesto San Giovanni
Protagonisti della visita saranno gli studenti, che accoglieranno personalmente il ministro Valditara nelle loro aule e nei laboratori per mostrargli i tratti distintivi dell’offerta formativa dei salesiani. A partire dall’innovazione, attraverso la didattica multimediale che ha portato la scuola a diventare una “Apple Distinguished School” che vede gli strumenti digitali applicati all’apprendimento, ma sempre con una grande attenzione all’educazione dei giovani all’uso responsabile di questi strumenti fin dalla scuola secondaria di primo grado; la formazione professionale di primo livello, che da sempre caratterizza il modello educativo di Don Bosco ma che ha saputo rinnovarsi per stare al passo con i tempi, anche grazie alla stretta collaborazione con il territorio e le sue aziende, ed infine la formazione superiore altamente professionalizzante in grado di rispondere alla richiesta crescente delle imprese di nuove ed elevate competenze alla luce delle sfide connesse all’industria 4.0 e alla trasformazione digitale.
“La visita del Ministro Giuseppe Valditara ci dà l’opportunità di mostrare il nostro modello di scuola che ha come obiettivo far diventare i ragazzi protagonisti di un percorso di apprendimento attivo – dichiara il direttore, don Elio Cesari -, provocarli continuamente a ricercare, approfondire, sperimentare, prendere iniziativa sulle cose e sulla realtà, in un ambiente educativo positivo e inclusivo che valorizza i talenti e le unicità di ciascuno grazie a percorsi formativi che guardano al futuro e ad una comunità di insegnanti e educatori adulti, appassionati e competenti”.