Sab. 20 Apr. 2024
HomeBreaking NewsCinisello Balsamo. Rondoni, neo presidente di Mufoco: "Sarà il Museo del dialogo"

Cinisello Balsamo. Rondoni, neo presidente di Mufoco: “Sarà il Museo del dialogo”

Riparte l'attività espositiva al Museo della Fotografia Contemporanea. Due le nuove mostre nella sede di Villa Ghirlanda, dal titolo ‘Paesaggio dopo paesaggio’ e ‘Biomega multiverso’. La vernice, ieri, con il nuovo presidente Davide Rondoni, l'assessore regionale Stefano Bruno Galli e la direttrice Gabriella Guerci

Nuova vita per il Mufoco, intrigante acronimo che sta per Museo della Fotografia Contemporanea, sito in Cinisello Balsamo, e con grandi ambizioni.

Dopo lo stop delle attività espositive, ieri ha ripreso, con l’intenzione di cambiare e darsi un nuovo corso. Intanto, il 22 ottobre sono state aperte al pubblico entrambe le esposizioni e nella giornata inaugurale si sono svolte due tavole rotonde di approfondimento. La prima, alle ore 15, con i 6 autori della mostra ‘Paesaggio dopo paesaggio’ che hanno dibattuto sulle prospettive e sull’eredità della fotografia italiana.

Alle ore 16.30 si è svolto un momento di discussione su alcuni dei temi centrali del progetto ‘Biomega multiverso’, a cui hanno partecipato l’autore Cosimo Veneziano, la curatrice Lisa Parola e il filosofo Davide Dal Sasso.

Le parole spese ieri all’inaugurazione sono promessa di cambiamento, complici, anche, le dichiarazioni del neo presidente, il “sanguigno” poeta Davide Rondoni da Bologna, che ha esordito così: “Occuperemo questa villa, che deve far entrare la vita del museo non più in modo occasionale”.

“Cavalcare” il paradosso

Dopo un periodo di stasi con la sospensione delle attività espositive ieri il Mufoco si è ripresentato con un rinnovato consiglio di amministrazione che vede appunto in Rondoni il nuovo presidente: “Per me essere qui è un paradosso, perché mi occupo di poesia e letteratura, ma a volte i paradossi servono per non dare scontato qualcosa e iniziare a vederla davvero. Siamo davanti a un tipo di lavoro peculiare, da rafforzare. Questo è un museo con un oggetto difficile, la contemporaneità, e nel suo motore ci sono l’attività di archiviazione, di studio e di ricerca”.

Parole di rassicurazione circa il sostegno da parte di Regione Lombardia sono arrivate dall’assessore Stefano Galli, così come il sostegno da parte dell’Amministrazione, con le dichiarazioni del sindaco, Giacomo Ghilardi.

Il museo del dialogo con il territorio e con gli altri grandi musei

Il neo presidente ha parlato poi in questi termini circa il futuro del Mufoco: “Questo è un museo nato con una connotazione sociale molto forte che è il dialogo con il territorio. Non riprenderemo il progetto con la Triennale di Milano, ma costruiremo qualcosa di diverso: il Mufoco non deve diventare un grande museo legandosi a qualcuno, ma fare un’azione ampia legandosi a tanti”. Rondoni ha usato l’immagine del cuore, “si apre e ogni tanto si ritira per studiare, archiviare, riflettere. Sarà un cuore che si aprirà a tanti cuori”.

Per Ghilardi “Un cambiamento epocale”

“Un cambiamento di rotta epocale, – chiosa su Facebook il sindaco Giacomo Ghilardi – dimostrato dal grande interesse e dalla folta partecipazione di tante persone arrivate da tutta la provincia”.

“Il Museo- aggiunge il primo cittadino – si pone come luogo di relazione, in dialogo con le istituzioni, con il proprio ambito disciplinare e con le comunità del territorio. Sperimenta forme nuove di partecipazione diretta da parte dei cittadini, attraverso progetti di arte pubblica, e al contempo consolida un’esperienza espositiva che conta oltre 130 mostre personali e collettive in tutto il mondo.”

Nel futuro tante iniziative: nel 2024, per esempio, in occasione del ventesimo anniversario del Mufoco, in programma un grande progetto sulla natura.

Angelo De Lorenzi

 

ARTICOLI CORRELATI