Gio. 25 Apr. 2024
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Sentenza Trezzi: “Condannato un intero sistema di potere”

Per Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, e Noi con l’Italia "Una brutta pagina della storia cinisellese arrivata al capolinea"

Dopo la condanna di primo grado inflitta ieri a Siria Trezzi, ex sindaca del Pd a Cinisello Balsamo, e al marito Roberto Imberti, immobiliarista, arrivano i commenti, i giudizi politici, le discussioni del giorno dopo.

Trezzi e Imberti – ricordiamo – sono stati condannati lunedì mattina dal gup di Monza Francesca Bianchetti a 4 anni per presunta corruzione. Tre anni e sei mesi la pena stabilita invece per l’ex consigliere comunale pd Franco Marsiglia e per l’ex assessore
ai lavori pubblici Ivano Ruffa.

Siria Trezzi: “Ho fiducia nella magistratura, convinta di essere innocente”

Ieri Siria Trezzi, al telefono con una cronista di Repubblica, non è riuscita a trattenere le lacrime. “Sono affranta – ha detto al quotidiano – è un momento difficile”. “In coscienza sono convinta di non avere fatto nulla, mi sento innocente”, sottolinea. “Attendo di leggere le motivazioni della sentenza – aggiunge – e poi valuteremo con i legali di fare il ricorso in appello”.  Mentre il marito, Roberto Imberti, a quanto riporta oggi Il Giorno, fuori dall’aula ha inveito contro la condanna.

I commenti politici sulla vicenda – come dicevamo all’inizio – non si sono fatti attendere. In un comunicato diramato ieri in serata è arrivato il giudizio politico delle sezioni locali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, e Noi con l’Italia.

“Ribadendo il nostro assoluto garantismo fino al terzo grado di giudizio per le persone coinvolte, – dice la nota – non possiamo fare a meno di sottolineare e evidenziare la totale responsabilità politica della direzione del Partito Democratico di Cinisello Balsamo, incapace di controllare chi agiva per nome e per conto del partito. Una Direzione talmente assente, tale da non prendere, una volta iniziato il processo, una seria posizione nei
confronti di chi oggi è stato condannato da un Tribunale”.

“Ancora oggi non comprendiamo – aggiungono le forze politiche – come sia stato possibile poter vincolare 16 mln di opere di Auchan in una partita di permuta tra Ovocultura e Grugnotorto e pagare anche 16 mln di aree agricole senza che nessun dirigente del Partito Democratico abbia posto almeno un dubbio morale sull’operazione. Una responsabilità che non può, e non potrà essere, semplicemente “scaricata” sulle persone coinvolte nel processo; sarebbe troppo facile e forse anche un po’ vigliacco. Oggi è stato condannato un intero sistema di potere”.

“Una brutta pagina della storia cinisellese arrivata al capolinea”

“Con questa sentenza – prosegue la nota – si fa luce su tanti provvedimenti urbanistici e non, che hanno caratterizzato l’attività di chi ha governato la città negli ultimi 20 anni, prima dell’avvento della nuova giunta di centrodestra. Citiamo ad esempio, la tanto contestata (dal Pd), fermata Lincoln della Metropolitana, spostata dal sindaco Ghilardi,
dalle aree (casualmente?) oggetto di questo processo ad una zona più consona ai bisogni della cittadinanza. Una brutta pagina della storia cinisellese che arriva al capolinea, così come arriva al capolinea tutto il Partito Democratico che per anni ha governato questa città a suo piacimento”.

“Era necessario un cambiamento e i cittadini lo hanno capito”

“Per fortuna – chiosano le forze di destra e moderate – i cittadini già avevano capito che era necessario un cambiamento, votando l’attuale sindaco e l’attuale maggioranza nel 2018, il che ha decretato un cambiamento epocale su comportamenti, metodi e priorità, mettendo sempre in prima linea il bene comune, il bene pubblico e il bene dei cittadini”.

A cura di Angelo De Lorenzi

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