Concretamente, anche se non lo sai ancora, l’inflazione impatta sulla tua vita e sui tuoi risparmi.
In questo articolo cercherò di fornirti alcune informazioni per meglio capire cos’è, come funziona e cosa devi fare per contrastarla.
Possiamo definire inflazione, l’aumento medio generalizzato dei prezzi di beni e servizi, che avviene all’interno di un sistema economico, come ad esempio, quello di uno Stato.
In Italia, come penso saprai, l’inflazione viene calcolata e monitorata dall’ Istat. Per calcolarla nel modo più attendibile possibile, ogni Stato ha un proprio paniere di prodotti su cui fare riferimento per monitorare l’andamento dei prezzi.
E’ importante monitorare l’inflazione, perché il suo aumento impatta in modo negativo sulle nostre finanze. Infatti, a fronte di un aumento, con gli stessi soldi avremo un potere di acquisto più basso e potremo permetterci di acquistare meno beni e meno servizi e questo significa che i nostri soldi hanno subito una svalutazione.
Tutto ciò detto, se consideriamo un orizzonte temporale di breve periodo, avremo sicuramente un impatto sui prezzi ma, in generale, sarà una situazione abbastanza sopportabile. Ovviamente, questo non significa che dobbiamo trascurarne l’importanza. L’aumento dei prezzi, per alcune famiglie, comporterà qualche rinuncia, soprattutto per chi percepisce redditi più contenuti.
Se invece, consideriamo un periodo di tempo molto più lungo, ad esempio un decennio, la variazione dei prezzi si farà sentire maggiormente.
Conseguentemente ai motivi per i quali è determinata, si parla di inflazione “da domanda” o “da costi”.
L’ inflazione “da domanda” è generata da una maggiore richiesta di beni e servizi a fronte di una ripresa economica. Semplificando, questo tipo di inflazione, porta ad un aumento dei redditi e quindi ad una maggiore capacità di spesa (crescita della domanda e dei prezzi).
L’ inflazione definita “da costi” prevede un aumento dei costi per la produzione di beni e servizi. Si verifica, per esempio, quando è legata al prezzo del petrolio e delle materie prime. Se il prezzo delle materie prime aumenta, tale sovrapprezzo andrà ad impattare sui costi di produzione e le aziende potrebbero vedersi costrette ad aumentare i prezzi. In questo caso però non è direttamente collegata ad una ripresa economica.
Questo tipo di inflazione è pericolosa perché rischia di provocare una riduzione dei margini delle aziende portando meno soldi nelle tasche dei cittadini.
Noi italiani, un po’ come tutti gli europei, importiamo materie prime e quando i prezzi di queste ultime aumentano, si dice che ”stiamo importando inflazione”.
Questa inflazione è più difficile da controllare perché dipende dai Paesi produttori della materia prima.
Questi sono alcuni motivi che ci spiegano perché monitorare e regolare l’inflazione diventa importante. Proprio per questo alla Banca Centrale Europea è affidato il compito di raccogliere i dati dell’inflazione dei vari Stati e mettere in atto misure per far sì che l’inflazione sia vicina al 2%.
Quindi, scusandomi per la semplificazione, potremmo in qualche modo affermare che indicativamente è come se noi avessimo una perdita di potere d’acquisto futuro del 2%.
Diventa perciò fondamentale, mettere in atto misure che quantomeno consentano ai nostri soldi di non essere erosi dall’inflazione.
Conseguentemente direi che l’unico modo per difendere i propri soldi dall’aumento generale dei prezzi è quello di fare investimenti.
Questo ultimo aspetto non è affatto secondario e deve tener conto di un’accurata analisi della propria situazione personale/familiare, e una altrettanto accurata pianificazione delle risorse finanziarie organizzate per orizzonte temporale e asset.
Mi auguro di avervi dato spunti di riflessione utili a migliorare la situazione finanziaria e, come sempre, vi saluto augurandovi…… BUONI RISPARMI!
Di Denis Balconi
L’autore di questo articolo si occupa di educazione finanziaria. Nel 2019, percependo l’evolversi dei bisogni dei cittadini in ambito finanziario, ha interpretato la figura professionale di Educatore Finanziario certificato, iscritto nel registro di AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari accreditata presso il Ministero dello Sviluppo Economico), con l’obiettivo di aiutare e supportare i risparmiatori e investitori ad acquisire consapevolezza nelle loro scelte finanziarie.