“Ieri sera ne ho ammazzato uno con un bastone”. L’esasperazione degli abitanti dei Palazzoni Aler di S. Eusebio sta portando a una lotta durissima contro i topi che hanno invaso il quartiere. Quasi un combattimento a mani nude, visto che le trappole presenti sembra servano a poco.
Topi che escono dalle tane verso le 20.30, topi che iniziano a correre lungo il cortile in cerca di bocconi, topi che sbucano dal terreno per avventarsi sui sacchi di spazzatura e sventrarli.
La situazione pare completamente sfuggita di mano: “I topi da noi ci sono sempre stati, ma la situazione negli ultimi mesi è peggiorata. Escono a gruppetti dai box, evitano le trappole.
Li vediamo dai nostri balconi. Uno di loro ha raggiunto persino il settimo piano. I bambini hanno paura. Le mamme hanno timore di lasciarli giocare nei cortili”. La situazione ha superato il livello di allarme e fra i “palazzoni” si respira un misto di rabbia e di rassegnazione. C’è anche il timore di esporsi, ma non mancano le persone che sentono la necessità di denunciare la situazione.
“Alle 20.30 c’è il coprifuoco”
“Abbiamo topi dappertutto – racconta una signora in giro con il cane e che si affretta a rientrare in casa prima delle 20 in osservanza del “coprifuoco” imposto dai topi – la situazione è grave soprattutto per i bambini e anche per i cani. Abbiamo paura che i topi entrino in casa. Sono animali abbastanza grandi, arrivano in gran parte dai box rotti. Chiediamo che venga pulita anche la zona circostante i nostri palazzi”.
Viaggio al termine della notte
Dopo le recenti segnalazioni della situazione da parte dei cittadini, anche con video assai espliciti, della situazione, abbiamo voluto recarci di persona nei luoghi più a rischio del quartiere. Accompagnati da alcuni residenti, ci siamo “avventurati”, verso le 19 di ieri giovedì 6 agosto, all’interno dei due palazzoni Aler di via Alberto da Giussano; sporcizia nei cortili, carte abbandonate, vecchi mobili e sedie rotte. Alcuni box sono bucati: “E’ da qui – spiegano alcuni abitanti – che alla sera escono i topi”. La discesa delle scale verso le cantine appare da subito un azzardo. In un amen si sente lo strisciare fulmineo di una bestia. C’è chi avvista un topo di medie dimensioni che corre spericolato a mezz’aria lungo i tubi dell’acqua. La nostra ritirata è doverosa e saggia, per non rischiare di prendersi qualche malattia.
Uomini e topi
Il caso della presenza di ratti e blatte era stato sollevato nei giorni scorsi anche dalla lista civica “La Nostra Città”, che chiede al Sindaco un intervento immediato per motivi igienici. Il Comune ha ribadito di avere in appalto un servizio che prevede 121 interventi a chiamata durante l’anno e precisa che su tutto il territorio della città sono state dislocate 428 cassette (mangiatoie) contenenti esche per ratti. L’Assessore all’Ambiente e Vicesindaco Giuseppe Berlino ha spiegato che “Per contenere il fenomeno è necessaria la collaborazione attiva della cittadinanza. E’ evidente che il ratto preferisce gli scarti della cucina rispetto alle esche, pertanto risulta importante prestare maggiore attenzione, soprattutto in questi mesi estivi, al corretto smaltimento dei rifiuti organici, così come è importante la pulizia degli spazi di raccolta dei rifiuti. In questi giorni gli uffici stanno contattando i proprietari di immobili, gli amministratori di condominio e i gestori di reti per sollecitare anche il loro intervento negli immobili di loro competenza”.
In effetti l’incuria, l’abbandono di rifiuti nei cortili, ma anche la sporcizia in altre zone contigue del quartiere – vicino alla scuola dell’infanzia e dietro gli uffici del Consultorio – non fanno che attirare i topi. Un’altra via molto interessata al fenomeno è la Vespri Siciliani, all’angolo con via Alberto Da Giussano. La presenza di sacchi di rifiuti provenienti dai vicini palazzoni Aler attira i topi alla ricerca di cibo.
“Domani sera – racconta una signora che abita nei Palazzi – allaccio l’idrante e inizio a innaffiare il cortile. Ora è l’unico modo per iniziare a fare qualcosa”. “Chiediamo che sia fatta un po’ di pulizia anche fuori dal cortile – incalza un altro cittadino residente nel quartiere – ci sono troppi arbusti e vegetazione incolta”.
A cura di Angelo De Lorenzi