Sab. 20 Apr. 2024
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Cinisello Balsamo, un flash mob per far riaprire le scuole

Accelerare la ripartenza della scuola in presenza e in sicurezza, a prescindere dal colore variabile della Regione. Dopo l’ennesimo e repentino stop alle attività scolastiche in presenza, un gruppo di genitori delle scuole di Cinisello Balsamo che rappresenta la vasta platea di studenti dall’infanzia fino alle superiori, si mobilita con un flash mob per porre l’accento sulla necessità di mettere la scuola al primo posto, come diritto essenziale di ogni studente.

Che sia arancione, giallo o rosso, la scuola deve essere al primo posto” è lo slogan scelto dal Movimento Scuola Aperta – cui aderiscono i comitati genitori delle scuole di Cinisello Balsamo, l’associazione Montessori e La casa di Titti – che dà appuntamento alla cittadinanza domani pomeriggio, alle ore 17, in piazza Gramsci per chiedere a gran voce la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Con questo flash mob intendiamo dare un contributo per una decisa accelerata alla riapertura delle scuole in presenza e sicurezza – spiegano gli organizzatori – Ci siamo ritrovati insieme, uniti da una forte motivazione nel ribadire che la scuola è un servizio essenziale e poterla frequentare è un diritto fondamentale dei bambini e degli adolescenti”. Troppo è il tempo che i ragazzi sono stati costretti a passare lontano dai banchi di scuola. Già all’inizio pandemia, esattamente un anno fa, tutti gli studenti si sono trovati a sperimentare per la prima volta la didattica a distanza che, in particolare per i ragazzi delle scuole superiori, è diventata paradossalmente la normalità quotidiana della vita scolastica.

Riteniamo che la DAD rischi di amplificare le disuguaglianze sociali invece che essere uno strumento pedagogico ed inclusivo – proseguono gli organizzatori -, riteniamo non sia giusto debbano subire questa situazione ancora per un tempo che è indefinito e che non ritornerà. Noi adulti li stiamo privando dei luoghi aggregativi e di apprendimento, dove incontrarsi, relazionarsi, imparare insieme ad essere cittadini consapevoli e attivi. Allo stesso tempo, siamo sicuramente consapevoli del fatto che la frequenza scolastica, come le altre attività relazionali e rivolte a gruppi può, se non realizzata con l’adeguata sicurezza, contribuire alla diffusione del contagio del Covid-19”.

Ecco perché si rende necessario e fondamentale trovare delle nuove strategie che possano mettere la scuola al centro, capaci di garantire il diritto essenziale allo studio anche alla luce della durata, purtroppo ancora non definita, della pandemia: “Per queste ragioni, ci rivolgiamo alle Istituzioni nazionali e regionali affinché rivedano la decisione di chiudere le scuole garantendone l’apertura prioritaria al pari dei servizi essenziali – spiega il Movimento Scuola Aperta – e al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale intero, per farsi carico di sostenere e portare le nostre istanze ai livelli istituzionali superiori”.

I genitori puntano ad essere protagonisti di questo processo e assicurano che dopo il flash mob di domani pomeriggio intendono raccogliere ed avanzare alcune proposte perché la didattica si possa svolgere in condizioni di maggiore sicurezza: “Siamo disposti a confrontarci sulle varie ipotesi organizzative che perverranno dai vari soggetti coinvolti – sottolineano – A livello territoriale, ci rivolgiamo, oltre che alle istituzioni scolastiche, anche all’Ente locale chiedendogli di condividere i nostri obiettivi e di adoperarsi a vari livelli per aiutarci a raggiungerli. Nello specifico, chiediamo di operare per favorire lo svolgimento delle lezioni all’aperto, dove i rischi di contagio sono assai inferiori, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui le condizioni atmosferiche lo consentono”.

E avanzano alcune ipotesi di azioni che vanno in questa direzione, come ad esempio la creazione di un tavolo di confronto e lavoro tra Comune – Istituti Comprensivi locali – Consulta della Scuola e genitori, finalizzato a costruire un’azione comune che possa rendere possibile questo progetto, cercando insieme le soluzioni ai problemi emergenti. Non solo: “Al Comune chiediamo di adoperarsi, nel suo ruolo e per le sue competenze, per favorire le varie azioni che il tavolo di cui sopra definirà come prioritarie – conclude il Movimento Scuola Aperta -, di mappare gli spazi verdi interni ed esterni alle scuole utilizzabili per la didattica, chiedendo disponibilità ai privati e/o al privato sociale e di coinvolgere all’interno e/o a fianco del tavolo, tutti quei soggetti – terzo settore, professionisti – presenti nel nostro territorio che possano dare un contributo al ripensare la didattica”. Tra le ipotesi anche quella che il Comune si faccia da garante di un accordo con il Parco Nord e il Parco Grubria (ex Grugnotorto) per l’utilizzo di parte dei loro spazi per lo svolgimento della didattica, a favore delle scuole fisicamente ubicate in prossimità degli stessi.

Intanto domani tutti scenderanno in piazza, nel rispetto delle regole anti-Covid, con lo zainetto sulle spalle e vestiti di nero, ma con una stoffa colorata legata in vita o al braccio: “Stiamo attraversando un periodo buio, ma non vogliamo perdere la vitalità e l’energia che caratterizza i nostri figli”.

 

Di Micol Mulè

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