Ven. 19 Apr. 2024
HomeAttualitàBorsa: mercati in bolla, come affrontare un eventuale crollo?

Borsa: mercati in bolla, come affrontare un eventuale crollo?

Dopo il crollo di marzo 2020 sui mercati finanziari, dovuto all’annuncio della pandemia all’inizio del primo lockdown, ritorna a farsi strada la paura in merito al prossimo collasso della Borsa. Da marzo ad oggi la crescita dell’azionariato è stata impressionante, soprattutto per quanto riguarda Wall Street, con lo S&P 500 salito del 74% e l’indice Dow Jones del 64%, oltre alla prestazione record del Nasdaq 100 di +94%.

La preoccupazione principale è il ruolo assunto dalle banche centrali, in particolare dalla FED, in quanto con le politiche monetarie espansive la Federal Reserve sta di fatto mantenendo bassa la volatilità. Allo stesso tempo, l’enorme offerta monetaria, messa in campo per contrastare la recessione economica globale, sta favorendo una maggiore propensione al rischio da parte degli investitori.

Ovviamente, arriverà il momento in cui le banche centrali ridurranno il QE, con l’aumento dei tassi d’interesse e la diminuzione della moneta circolante, una mossa obbligata non appena gli indicatori cominceranno a migliorare. È proprio questo scenario a destare allarme, poiché un minore supporto delle banche centrali potrebbe provocare un boom di vendite in Borsa, con gli investitori alla ricerca di protezioni per il capitale, abbassando l’esposizione azionaria sui titoli a rischio medio/alto, incrementando invece quella su asset legati all’inflazione e beni rifugio come l’oro.

Quando è prevista la prossima bolla finanziaria secondo gli esperti?

Per capire quando potrebbe avvenire la prossima caduta dei mercati finanziari, è necessario innanzitutto studiare i dati storici. Come proposto in questa analisi dettagliata sul crollo della borsa, condivisa dagli esperti del sito InvestimentiFinanziari.net, valutando gli eventi passati è possibile aumentare la comprensione dei meccanismi che causano queste forti e improvvise recessioni finanziarie.

Negli ultimi 92 anni sono state ben 5 le crisi sui mercati, tra cui gli eventi più significativi sono stati il crollo della Borsa di New York del 1929, con l’avvio del periodo della Grande Depressione, fino al collasso finanziario del 2008-2009 legato ai mutui subprime. La storia insegna come riconoscere questi crolli e in che modo cercare di prevederli, monitorando gli indicatori che possono aiutare a individuare i segnali di allarme.

Ad esempio, l’indice VIX che misura la volatilità delle borse americane è senz’altro un parametro importante, infatti basse oscillazioni dei prezzi possono mostrare il rallentamento della crescita dei mercati finanziari. Lo stesso vale per l’inflazione in aumento, una condizione che potrebbe essere il preludio per la ripresa economica, ma anche uno spostamento degli investimenti verso asset in grado di fornire protezione contro gli aumenti dei prezzi.

La condizione di sopravvalutazione della Borsa oggi preoccupa molti analisti e investitori, poiché il distacco tra i mercati finanziari e l’economia reale è senza dubbio un problema e un fenomeno allarmante. Secondo le metriche utilizzate da Warren Buffett, ad esempio, il prezzo delle azioni è troppo alto in questo momento, un possibile indicatore dell’avvicinarsi di un calo delle quotazioni, per riportare il valore dell’azionariato su livelli più corretti e allineati con l’economia.

Come difendersi da un crollo del mercato azionario

I crolli in Borsa possono essere affrontati attraverso un’adeguata preparazione, pianificando strategie che consentono di attraversare questi eventi e minimizzarne le conseguenze. Innanzitutto, in previsione di una ripartenza dell’economia e dei consumi le materie prime rappresentano sicuramente un asset interessante, soprattutto tenendo conto del rialzo del prezzo del petrolio avvenuto nelle ultime settimane.

Allo stesso tempo, i titoli value offrono una posizione più stabile in vista di una possibile bolla finanziaria, poiché sono azioni di società con una situazione più solida rispetto ai titoli growth, di norma grandi imprese con ottimi fondamentali e maggiori garanzie nel lungo termine. Le azioni growth hanno performato molto bene negli ultimi anni, approfittando del boom dei mercati del 2020, ma la loro forza potrebbe essersi ormai esaurita, inoltre in caso di crollo sono più rischiose e possono subire perdite elevate della quotazione.

Naturalmente, per tutelarsi è fondamentale diversificare gli investimenti, per gestire il rischio in modo più accurato, differenziando non solo gli asset ma anche lo stile di trading e la localizzazione geografica degli investimenti. Dopodiché è importante non farsi prendere dal panico, ad esempio chiudendo posizioni quando invece andrebbero mantenute, valutando sempre con grande lucidità lo scenario e controllando le emozioni per riuscire a prendere decisioni consapevoli.

ARTICOLI CORRELATI