L’atletica “scalda” i motori, nell’attesa finalmente di ripartire, nella speranza che la situazione legata alla pandemia finalmente migliori. Intanto, l’assemblea provinciale elettiva, svoltasi a Cesano Maderno, ha confermato alla guida il presidente uscente, Paolo Garimberti, 52 anni, di Monza. L’ex maratoneta ha superato nettamente lo sfidante, il vimodronese Piero Perego, con 1232 voti contro 402. Il Comitato milanese è il più grande d’Italia, forte di oltre 7000 tesserati in 161 società.
Per i prossimi quattro anni il presidente Galimberti sarà affiancato da un Consiglio quasi interamente nuovo composto da 5 consiglieri. Il più votato è stato Tito Gilberti, con 891 preferenze. Per il presidente dell’Atletica Cinisello una conferma, visto che aveva già ricoperto precedentemente il ruolo di consigliere.
Che cosa significa per lei questa rielezione?
Per me è una gratifica per tutto il lavoro svolto in questi 4 anni sui campi di gara. Sono sempre stato presente, non mi sono mai fatto scappare una competizione. Mi sono messo a disposizione di tutte le società e di tutti i giudici che avevano bisogno. Sono al servizio dello sport e dei ragazzi.
Qual è il suo bilancio fa degli ultimi mesi?
Quest’anno il Covid ci ha fermato, ma abbiamo in cantiere tante iniziative che vorremmo proporre quando le condizioni generali miglioreranno. Attualmente è permessa un po’ di attività in pista, mentre per le gare di cross e su strada dovremmo aspettare ancora almeno un mese prima di iniziare a vedere gareggiare i nostri ragazzi. Credo che l’attività possa ripartire a pieno regime sui campi e sui prati a partire dal mese di aprile quando vedremo all’opera soprattutto i ragazzi della categoria cadetti ed esordienti.
Quanti sono i giovani che fanno atletica nel nostro territorio?
Gli atleti della categoria esordienti del bacino del Comitato Provinciale sono circa 500, altrettanti sono i ragazzi e i cadetti. Quindi possiamo parlare di un movimento di circa 1600 atleti.
Che rapporto avete con le scuole?
Una volta le società si presentavano nelle scuole e i ragazzi venivano al campo e iniziavano già un po’ a correre. Erano abbastanza preparati. Adesso, quasi devi insegnar loro a camminare. A scuola i ragazzi non fanno attività. e per questo motivo vorremmo iniziare a collaborare di più con le scuole insieme al Comitato Regionale Fidal. Questo è uno dei nostri obiettivi per i prossimi 4 anni.