Ven. 19 Apr. 2024
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Nord Milano, Lombardia zona gialla da oggi. Cosa si può fare

La Lombardia, da oggi lunedì 1° febbraio, è in zona gialla, passando così, nell’arco di sole due settimane, dallo scenario di rischio più elevato – poi rettificato con il passaggio in zona arancione – a quello medio-basso che consentirà un maggiore allentamento delle restrizioni.

La nuova collocazione scatta di lunedì anziché domenica, come sempre accaduto con le precedenti ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, una decisione ritenuta incomprensibile dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che nel plaudere al passaggio in giallo ha commentato: “Non ci resta che prenderne atto perché la decisione è sopra la nostra testa e al di là delle nostre volontà – scrive su Facebook – Sicuramente penalizzante le tante attività già pronte a ripartire da domenica”.

In ogni caso il risultato premia il comportamento virtuoso dei lombardi, rispettosi delle regole nonostante i cambiamenti repentini di colore. L’obiettivo è comunque mantenere alta la guardia per confermare i dati che consentono alla regione di collocarsi nella zona gialla, per questo Regione Lombardia lavorerà su due fronti: “Il primo, che riguarda un po’ tutti, è continuare il percorso della massima responsabilità – spiega Fontana – l’altro, far fronte compatto con tutte le Regioni affinché il governo centrale riveda i criteri troppo spesso astrusi e incomprensibili dei Dpcm, che penalizzano fortemente singole categorie produttive, e provveda a ristorare concretamente e in tempi certi chi più degli altri ha subito i danni della pandemia”.

Zona gialla: cosa cambia da oggi?

La principale novità riguarda bar e ristoranti che potranno tornare ad accogliere i clienti facendoli sedere ai tavoli con un massimo 4 persone – a meno che non si tratti di conviventi – fino alle ore 18, dopodiché si potrà effettuare l’asporto – tranne che per i bar – fino alle 22, mentre per le consegne a domicilio non sussistono restrizioni.

Sul fronte degli spostamenti sarà consentito muoversi senza autocertificazione al di fuori del proprio comune, ma entro i limiti dei confini regionali, dalle 5 alle 22. Dopo quell’ora ed entro le 5 sarà consentito muoversi motivando lo spostamento, consentito per comprovate esigenze di salute, necessità e lavoro. Lo stesso vale per lo spostamento tra regioni. Consentito lo spostamento nelle seconde case, anche se fuori regione, purché a muoversi sia lo stesso nucleo familiare.

Riaprono musei, istituti e luoghi della cultura ma solo dal lunedì al venerdì purché nel rispetto delle norme di contingentamento per regolare gli ingressi ed evitare assembramenti. Rimangono invece chiusi cinema, teatri, sale da ballo e discoteche, così come permane la sospensione di congressi e convegni ed altri eventi con pubblico. Chiuse anche sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò.

Consentita l’attività fisica nei centri e circoli sportivi purché esclusivamente all’aperto. Rimangono chiuse invece palestre e piscine. Sempre consentito lo svolgimento di attività sportiva o motoria all’aperto purché nel rispetto del distanziamento di almeno 2 metri nel primo caso e di un metro nel secondo.

Negozi aperti ma all’interno dei centri commerciali rimane l’obbligo di chiusura durante le giornate festive e prefestive, a eccezione dei generi di prima necessità.

Nulla cambia per quanto riguarda le scuole: materne, elementari e medie in classe, mentre le superiori in presenza al 50% ed il restante 50% in dad.

 

Di Micol Mulé 

 

 

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