Mer. 24 Apr. 2024
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Cinisello Balsamo, sono 18 le imprese ammesse al finanziamento al Bando “Distretti del commercio 2020”.

E’ stata approvata martedì 22 dicembre, con determinazione dirigenziale n. 1468, la graduatoria definitiva che individua le imprese di Cinisello Balsamo partecipanti al Bando “Distretti del Commercio 2020“, che hanno ottenuto il contributo a fondo perduto.

ll bando, finalizzato a sostenere le micro, piccole e medie imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, come volano per la ricostruzione economica territoriale urbana a seguito dell’impatto negativo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha avuto un ampio riscontro di partecipazione delle imprese cinisellesi.

“E’ il segnale che il nostro tessuto commerciale, nonostante la crisi in atto, è ancora più che mai vivo e desideroso di confermare la propria identità in un contesto di continua metamorfosi e di adeguamento ai tempi” ha spiegato il Vice Sindaco con delega al Commercio, SUAP, Attività produttive e Marketing territoriale, Giuseppe Berlino, che ha aggiunto: “Lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Cinisello ha partecipato con successo al bando regionale che ha destinato al Distretto Urbano del Commercio di Cinisello Balsamo 100mila euro. Le risorse assegnate offrono una concreta opportunità di sostegno e rilancio delle attività economiche del territorio messe a dura prova dai mesi di chiusura forzata. Una realtà che il bando di Regione Lombardia, recepito dal Comune di Cinisello Balsamo, intende promuovere dando impulso a una strategia complessiva di rigenerazione economica che privilegia il ruolo dei distretti come reti di imprese capaci di attivare sinergie per la promozione del territorio”.

Sono 33 le domande complessivamente pervenute e, di queste, 18 sono state ammesse al finanziamento per complessivi euro 78.879,50 su 100mila euro assegnati da Regione Lombardia al Comune di Cinisello Balsamo per sostenere il Duc e favorire il rilancio delle attività economiche che ne fanno parte. Le domande respinte provengono da imprese che non possiedono i requisiti previsti nel Bando o che hanno candidato interventi o spese non ammissibili.

Il finanziamento è stato concesso a fronte di un budget liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente. Il contributo concesso, per le domande ammesse, è pari al 50% della spesa totale al netto di IVA, sino a un massimo complessivo, per ciascun operatore, di 10mila euro.

Tra gli interventi e le spese ammessi all’agevolazione figurano le opere di ristrutturazione dei locali, lavori su facciate ed esterni, arredi, veicoli da destinare alla consegna a domicilio, software, piattaforme informatiche, spese per studi e indagini di mercato, consulenze strategiche, analisi statistiche, eventi e animazione, promozione, comunicazione.

 

 

 

 

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