Gio. 02 Mag. 2024
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Sesto San Giovanni, 5 famiglie del residence di via Fiorani senza corrente, la risposta dell’assessore

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Cinque famiglie, tra cui 12 bambini, alloggiate nel Residence di via Fiorani 46 si trovano senza corrente elettrica da due giorni. Non un guasto tecnico ma, a quanto si apprende, l’esito di mancati pagamenti delle bollette da parte degli inquilini che ora si trovano al buio, senza la possibilità di utilizzare qualunque elettrodomestico, dallo scaldabagno al pc per seguire le lezioni a distanza.

Lo ha reso noto l’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni: “Le cinque famiglie ricoverate nel Residence Fiorani dalla precedente amministrazione sono senza corrente perché, ci dicono, i contatori sono gestiti dal Comune che ha deciso di chiedere ad Enel di tagliare i fili – denuncia l’associazione – Sarebbe sicuramente stato possibile trovare una soluzione diversa, sarebbe stato possibile parlare con chi abita il residence e concordare forme di pagamento accessibili”. E sottolinea: “La legge dice che non è possibile privare delle persone dell’acqua, della luce e del riscaldamento anche se non sono in grado di pagare le bollette e che i crediti vanno recuperati con iniziative specifiche. Gli amministratori di una città dovrebbero assumere decisioni responsabili”.

Dal Comune però le accuse sono rimandate al mittente, come afferma l’assessore alle Politiche sociali Roberta Pizzochera, che ha parlato di “notizie completamente false” riferendosi a quanto denunciato dall’Unione Inquilini, in quanto le utenze sono a carico della proprietà dei locali di via Fiorani 46 e non dell’Ente: “Purtroppo lo sciacallaggio mediatico da parte di Unione inquilini sulla pelle dei più bisognosi è oramai una retorica assodata in città, ma che adesso si ergano a difensori di una convenzione che avevano condannato a suo tempo è a tratti ridicolo”.

Le motivazioni sono presto dette: “In via Fiorani nel 2016 vennero alloggiati da Fondazione Arca 9 nuclei familiari, molti dei quali provenienti anche da fuori Sesto, al costo di 1700€ al mese per ciascun appartamento. I progetti avrebbero dovuto durare per 6 mesi, ma nel 2020 i 6 mesi sono superati abbondantemente – spiega – Queste famiglie permangono in quello stabile di proprietà di un’azienda privata che ha avuto rapporti contrattuali solo ed esclusivamente con Fondazione Arca”.

Per questa ragione imputare al Comune la responsabilità di aver staccato le utenze, dichiara l’assessore, “è una vera e propria calunnia”. “Le utenze le ha disattivate la proprietà con cui aveva rapporti solo Fondazione Arca, che non si è interessata dello stato delle famiglie – prosegue – Lunedì sera la Polizia Locale, intervenuta sul posto, ha proposto alle famiglie una sistemazione alternativa e temporanea nei mini-alloggi di Fondazione Pelucca che ha offerto subito ospitalità, ma le famiglie hanno rifiutato”.

Per le 5 famiglie di via Fiorani rimangono dunque poche alternative: “Devono contattare la proprietà o fondazione Arca, promotrice del progetto, se intendono permanere in quello stabile e farsi riattivare le utenze – conclude Pizzochera – Precisiamo inoltre che circa un anno fa a un nucleo famigliare residente nel residence, questa amministrazione aveva proposto una sistemazione in housing sociale a Milano ma è stata rifiutata”.

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