Ven. 29 Mar. 2024
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Sesto San Giovanni, un video e un nastro rosso per dire No alla violenza sulle donne

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Nonostante l’emergenza sanitaria abbia costretto ad annullare tutti gli eventi di sensibilizzazione organizzati in collaborazione con le associazioni del territorio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Sesto San Giovanni ha messo in campo due iniziative per dare il proprio contributo su un tema così importante.

 In un video, visualizzabile al link https://fb.watch/1ZPn6FTNYR/, sindaco, assessori, dipendenti comunali e alcuni volontari ci mettono la faccia per dire un deciso no alla violenza sulle donne con il significativo hashtag #uominicheamanoledonne, parallelamente, ogni dipendente del Comune che lavora a contatto con il pubblico, dalla reception agli sportelli dell’anagrafe così come gli agenti della Polizia Locale, indosseranno una fascia al braccio con il numero nazionale antiviolenza e stalking – il 1522 – totalmente gratuito che risponde 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo) cui ci si può rivolgere per chiedere aiuto di fronte a fenomeni di violenza.

 

Il Comune di Sesto San Giovanni è impegnato costantemente per supportare le donne vittime di violenza, o che si trovano in difficoltà, attraverso uno specifico sportello anti-violenza che offre loro accoglienza, ascolto e supporto legale grazie a professionisti esperti come psicologi, avvocati, educatrici e mediatrici linguistiche – spiega il sindaco Roberto Di StefanoLi ringrazio per l’indispensabile lavoro che svolgono, così come ringrazio gli assessorati alle Pari Opportunità e ai Servizi Sociali, la Polizia Locale, le forze dell’ordine, i distretti socio-sanitari e le associazioni di volontariato che insieme a noi si spendono su un tema così sensibile. Le istituzioni e la cittadinanza intera devono sentirsi impegnati e coinvolti non solo in questa giornata simbolica, ma in ogni momento dell’anno, per difendere la libertà, la dignità e la parità dei diritti delle donne. Le violenze, fisiche e psicologiche, ai danni delle donne vanno sempre condannate in modo fermo e chiaro”. 

 

Sesto San Giovanni, insieme a diversi comuni del Nord Milano, fa parte della rete inter-istituzionale antiviolenza che può contare su una serie di professionisti in grado di supportare le donne vittime di violenza. Lo sportello antiviolenza presente alla Casa delle Associazioni di piazza Oldrini è stato inaugurato dall’amministrazione Di Stefano nel settembre 2019 (https://sestosg.net/notizie/ve-nu-s-lo-sportello-antiviolenza/?s=sportello%20anti). Accanto allo sportello anti-violenza, sono diversi i servizi e le azioni messe in campo dall’amministrazione a supporto delle donne, a partire dallo sportello Cidef (Centro informazione donna e famiglia), gestito  da una psicoterapeuta comunale che nel tempo, in base ai bisogni delle donne, si è orientato sulla mediazione famigliare. Le donne possono contare anche sull’assistenza legale di tre avvocate specializzate volontarie; i Servizi Sociali, per la presa in carico delle vittime di violenza e per la loro sistemazione in case rifugio e la Polizia Locale formata sul trattamento dei codici rossi, oltre alle numerose azioni di sensibilizzazione della cittadinanza.

 

Senza dimenticare il fondamentale ruolo della cultura e formazione per superare pregiudizi di genere. L’anno scorso il Comune di Sesto San Giovanni ha adottato la Carta dei diritti delle bambine e delle ragazze e diverse sono le figure femminili valorizzate nella letteratura con incontri con autrici che parlano di donne insieme all’associazione “Gli amici della biblioteca”. E poi il simbolo, la “panchina rossa” realizzata dagli abitanti di via Marzabotto.

 

L’impegno delle istituzioni nelle azioni di sensibilizzazione sul tema e di condanna della violenza sulle donne non può e non deve mai venire meno – commenta l’assessore alle Pari Opportunità, Alessandra Magro – le vittime di violenza sanno di poter contare su un valido e immediato supporto: le donne non sono sole, c’è una città sempre pronta ad accoglierle. Spesso, purtroppo, si tende a minimizzare il problema senza prendere coscienza del fatto che si tratti di un tema delicato, complesso e mai così attuale come ora”.

 

La recente pubblicazione dei dati Istat, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, sulle chiamate valide al numero anti-violenza 1522 ha mostrato un crescente aumento nel corso degli anni, con un incremento nel 2019 rispetto al 2016, pari al 20,7% passando da 17.616 a 26.477. Il dato allarmante riguarda poi quest’anno in particolare, nel quale si è registrato un forte incremento delle chiamate valide che ha superato in 10 mesi i livelli degli anni precedenti. Le chiamate hanno raggiunto picchi elevatissimi in corrispondenza dei mesi del lockdown, raggiungendo 5.031 telefonate valide dal 1° marzo a metà aprile, pari al 73% in più rispetto al medesimo periodo del 2019.

 

“Tutti insieme, istituzioni e cittadini, abbiamo il dovere di affrontare la problematica della violenza contro le donne con fermezza e decisione, senza alcuna incertezza – ha concluso l’assessore – A partire dalla cultura e dall’educazione, attraverso cui, inevitabilmente, passano i valori imprescindibili di tutela e difesa dei diritti delle donne”.

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