Ven. 19 Apr. 2024
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L’evoluzione del bidet, da accessorio a complemento d’arredo

Ha più di trecento anni e continua a essere uno degli accessori più utilizzati nelle nostre case, per molti indispensabile e irrinunciabile, e la sua assenza all’estero è spesso motivo di ironia e di straniamento: parliamo del bidet e della sua evoluzione, perché oggi è diventato molto più del semplice “compagno” del wc e si impone come un complemento d’arredo, da tenere in giusta considerazione.

I modelli più recenti di bidet

Visitando le vetrine virtuali dei più importanti brand italiani per l’arredamento domestico, per esempio quello di Iperceramica.it, ci rendiamo subito conto a prima vista della nuova tendenza che interessa questi specifici sanitari: oggi i bidet non devono più essere solo funzionali ed essenziali, ma diventano curati esteticamente, belli da vedere e sempre meno ingombranti.

L’esempio migliore è rappresentato dalle collezioni di sanitari sospesi che, al contrario dei classici fissati a terra, sono collegati solo alla parete portante e danno al bagno un grande impatto estetico, con design moderno e dalle forme molto particolari. Ma anche i modelli a terra continuano a cambiare forme, e ad esempio la tendenza più recente è quella che spinge per bidet e WC monoblocco, di facile installazione e ottima resa, sia estetica che pratica.

La storia del bidet

Ma quali sono le origini del bidet? Gli storici hanno rivelato che l’invenzione di questo sanitario si deve a un francese, probabilmente Christophe de Rosiers, che tra il 1600 e il 1700 fu chiamato a installare il primo esemplare nella reggia di Versailles, storica abitazione della famiglia reale francese. Se il nome poteva far pensare a un’origine transalpina (bidet è il nome che indica in francese anche il pony, forse per la somiglianza della seduta a cavalcioni), è sicuramente curioso pensare che oggi in Francia il bidet è ormai caduto in disuso, presente in meno di 4 case su dieci, ma sui motivi di questa “parabola discendente” torneremo poi.

L’arrivo in Italia

È invece interessante scoprire come e quando il bidet si sia “trasferito” in Italia, trovando una fortuna decisamente maggiore – tanto da essere presente quasi nel 97% delle abitazioni private del nostro Paese. Il merito dell’importazione si deve alla regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, che verso la metà del ‘700 volle far installare il bidet nella sua camera da letto, venendo poi copiata dagli altri nobili.

La diffusione non fu però rapida né omogenea lungo lo Stivale, e quando un secolo dopo, nella fase dell’Unità, i funzionari sabaudi trovarono un bidet nel corso di un inventario nella reggia di Caserta non seppero riconoscerlo, classificandolo come un “oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra”.

Oggi presente in oltre 9 case italiane su 10!

È stato però solo nel Novecento che il bidet si è spostato dalla camera da letto alla stanza da bagno, trovando una collocazione più intima e adatta all’uso per l’igiene personale, grazie alla diffusione delle tubature all’interno delle case private, mentre poi nel secondo dopoguerra ha iniziato a essere presente anche nelle case operaie dei grandi centri urbani e nelle zone rurali, laddove prima era quasi completamente assente.

E nelle altre parti del mondo?

Oggi l’Italia è la nazione al mondo con maggior presenza di bidet in casa, seguita dal Portogallo, ma l’accessorio si trova anche in altri Paesi mediterranei come Spagna o Grecia, mentre è rarissimo in zone più “nordiche” come Germania e Regno Unito. E la Francia?

In realtà, nonostante la paternità dell’invenzione, si ritiene che già gli stessi reali francesi non usassero spesso il bidet, anche per approcci a dir poco “peculiari” alle questioni igieniche: ad esempio, si dice che il Re Sole Luigi XIV non amasse particolarmente lavarsi (per paura di infettarsi, sembra) e abbia fatto il bagno solo 3 volte nei suoi 72 anni di vita, e così anche i suoi eredi. Il risultato è che il bidet fu rimosso rapidamente anche da Versailles, pur diffondendosi nelle abitazioni private.

Perché all’estero non si usa il bidet?

Ma a partire dagli anni settanta, i francesi hanno preferito rinunciare all’installazione di bidet per ragioni di economia e di spazio, e la percentuale di presenza è crollata rapidamente dal 90 a meno del 40 per cento!

Ci sarebbero invece ragioni di tipo “culturale” e storico dietro al rifiuto di questo accessorio in altre nazioni, come l’Inghilterra o gli Stati Uniti: il bidet era un oggetto tipico dei bordelli di una volta, usato dalle prostitute e al massimo dai loro clienti, e ciò ha fatto nascere un ostracismo che si è protratto nel tempo, legato a un pregiudizio sull’igienicità che non trova riscontri nella realtà.

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