Mar. 16 Apr. 2024
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Come diventare grafico pubblicitario

Quella del grafico pubblicitario è una figura professionale molto ricercata, dal momento che opera in un settore (quello della pubblicità) sempre più centrale per le strategie promozionali di ogni tipo di azienda; in aggiunta, bisogna considerare come i più moderni canali di comunicazione e condivisione dei contenuti (social media, app e altri) facciano leva anche, se non soprattutto, sull’impatto visivo e, di conseguenza, sull’aspetto grafico. Di seguito, vedremo come si diventa un grafico pubblicitario e in quali ambiti professionali può collocarsi una figura di questo tipo.

La formazione scolastica ed accademica

Un requisito fondamentale per diventare un grafico (anche se non necessariamente pubblicitario) è quello di intraprendere un adeguato percorso di studi. Per quanto concerne l’istruzione superiore, le scelte possibili sono sostanzialmente due: il liceo artistico o l’istituto d’arte. Dopo il conseguimento del diploma, l’aspirante grafico può intraprendere la carriera universitaria per completare la propria formazione, scegliendo un corso di laurea in Design e Arti; il suggerimento è quello di scegliere un percorso il più possibile specifico, che abbia attinenza con il mondo della pubblicità o, in alternativa, che integri la formazioni artistica con corsi collegati alla comunicazione e al marketing. Questo perché le competenze di un grafico pubblicitario devono includere tanto la capacità artistiche (ovvero l’abilità di sfruttare il proprio talento) quanto conoscenze trasversali e multimediali. A oggi, infatti, la figura del grafico deve essere in grado di utilizzare con buona padronanza i software e i programmi specifici per il settore professionale in cui opera: fogli e matite restano alla base del processo creativo ma gli step successivi vengono gestiti e processati per mezzo di strumenti digitali sempre più complessi e sofisticati.

Poiché molti dei corsi offerti dalle facoltà di Architettura o di Design possono risultare dispersivi, chi vuole completare la propria formazione per diventare un grafico pubblicitario può optare per un corso di grafica pubblicitaria organizzato da un portale specializzato come Puntonetformazione; in tal modo sarà possibile aggiungere al proprio curriculum un percorso formativo specifico, al termine del quale lo studente riceve un attestato che certifica le competenze acquisite. Aggiungere una referenza di questo tipo al proprio curriculum può risultare di grande importanza per imporsi in un settore altamente competitivo.

Come lavora un grafico pubblicitario e di cosa si occupa

Un grafico pubblicitario può esercitare la professione sia da freelance sia in maniera autonoma; nel secondo caso può iscriversi al Registro delle Imprese (se esercita in un locale specifico); in alternativa può costituire un’impresa artigiana in presenza di determinate condizioni. Il grafico può anche lavorare presso un’agenzia pubblicitaria o di marketing, siglando un contratto di esclusiva.

Per quanto concerne il lavoro in concreto, il grafico pubblicitario è quella figura che si occupa di concepire, ideare e realizzare loghi per aziende, associazioni, marchi e prodotti; in aggiunta, può occuparsi di realizzare i banner pubblicitari che si trovano sulla pagine web dei siti online, sulle app o su altri supporti e applicativi digitali. Ciò non toglie che il grafico pubblicitario possa occuparsi anche di altro, come ad esempio realizzare la parte grafica di copertine di prodotti editoriali come giornali, riviste, inserti e simili. Tra i prodotti ‘fisici’ che possono essere realizzati da un grafico pubblicitario vi sono anche locandine, brochure, poster e packaging, ossia l’imballaggio esterno di articoli destinati alla vendita oppure all’esposizione promozionale. In ogni caso, il grafico pubblicitario si occupa di recepire le richieste del committente ed elaborarle per creare un prodotto finito che sia in grado di soddisfare le esigenze del cliente, sia dal punto di vista quantitativo che economico. Il processo creativo prende le mosse da bozze e disegni realizzati a mano che, grazie ad appositi strumenti, vengono trasportati in digitale per essere completati e rifiniti.

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