[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO[/textmarker]Ingressi contingentati nelle scuole, ma all’esterno traffico in tilt, marciapiedi intasati, assembramenti di decine di famiglie in attesa del loro turno. Se la ripartenza della scuola doveva essere un test, per il momento non è stato superato. Almeno a Cinisello Balsamo. Particolarmente critica questa mattina la situazione alla scuola primaria Manzoni, nell’omonima via a Cinisello Balsamo. All’esterno del plesso scolastico il caos è regnato sovrano. Situazioni analoghe in altre scuole cinisellesi come alla media Paisello dove i genitori si lamentano per la mancanza di mascherine, promesse dal ministro dell’istruzione Azzolina: “Dalla scuola – dice una mamma – ci hanno chiesto di mandare i nostri figli dotati di una mascherina e due di riserva. Io ho tre figli, le mascherine costano 50 centesimi; una bella spesa visto che vanno cambiate ogni giorno”. “Non solo – aggiunge un’altra signora – dalla scuola ci hanno chiesto di portare anche gel e salviettine”. Il primo giorno gli alunni di una classe sono stati fatti entrare in due scaglioni diversi, per consentire la pulizia dei locali durante l’intervallo”.
Fuori dai cancelli – comunque – prevalgono facce scure e preoccupate. “Poi, domenica, ci sarà pure il referendum e nella scuola entrerà il mondo a votare! Si dovrà pulire e sanificare tutto. Non si poteva rimandare l’apertura delle scuole e ricominciare in condizioni di maggiore sicurezza?”.
Davanti alla scuola media Morandi, un papà commenta: “Poteva esserci un po’ più di organizzazione”. Anche qui ingressi scaglionati, ma si sono creati assembramenti di genitori e ragazzi fuori dai cancelli. Distanziamento sociale: zero”. ”Non sono arrivate le mascherine – commenta Maria, mamma di tre figli, e per noi è una spesa considerevole. Sono arrivate solo al personale, niente ai nostri ragazzi”. “Questa mattina abbiamo avuto anche noi assembramenti davanti ai cancelli. In altre parti – come materna San Martino in via via Fratelli Cervi – la situazione è stata gestita meglio. Fuori dal cancello è stato posto un cartello con le indicazioni da seguire. I bambini sono stati fatti entrare da tre cancelli diversi e il distanziamento fra le persone è stato osservato”.