Ven. 29 Mar. 2024
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Cinisello Balsamo, gli Alpini festeggiano i 20 anni della loro sede e chiedono di aiutare l’ospedale da campo di Bergamo

[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Gli Alpini di Cinisello Balsamo ricordano oggi i 20 anni di vita della loro  sede (09 Aprile 2000 – 09 Aprile 2020): e per l’occasione invitano ad aderire al loro gesto di solidarietà a sostegno dell’Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini allestito nei giorni scorsi a Bergamo.

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questo testo scritto dagli Alpini di Cinisello Balsamo.

Il 9 Aprile del 2000 gli alpini di Cinisello Balsamo, insieme a tanti amici arrivati da tante parti d’Italia, inauguravano la loro nuova sede, là in via De Ponti dove per anni c’erano state le serre.  Grande, bella, pavesata di tricolori, gli alpini se l’erano sognata, desiderata, perseguita con quella determinazione che viene loro riconosciuta e, soprattutto, costruita con le loro mani.  Sì, mattone sopra mattone, legno su legno in parecchi mesi di lavoro, soprattutto nei fine settimana, erano là, come sempre in gruppo, a realizzare il loro sogno e quel 9 aprile del fatidico anno 2000 presentavano agli amici ed alla città la loro nuova sede.

Da parecchi anni avevano una loro sede in via Sant’Ambrogio, nei locali della parrocchia che il parroco don Giuseppe aveva messo a disposizione, ma questa era loro, grazie alla concessione del Comune, e meglio si prestava alle tante iniziative del gruppo.
E in vent’anni sono tantissime le persone che sono entrate in quella casa, sono tante le iniziative di solidarietà che da qui sono partite, sono tante le associazioni, i gruppi, le realtà istituzionali che sono state presenti nella “casa degli alpini”. Possiamo dire, senza tema di smentita, che la sede del gruppo è uno degli edifici più frequentati di tutta la città!

Con queste motivazioni gli alpini volevano festeggiare questa ricorrenza, ritrovandosi in allegria per ricordare tutto quello che ha rappresentato per loro e per la città questo edificio, l’impulso che ha dato alla presenza dell’Associazione Nazionale Alpini e ricordare anche gli amici che in questo periodo sono “Andati Avanti”.
Ma la situazione attuale non lo permette – e gli alpini sono rispettosi delle norme – e la loro attenzione ora è rivolta alle gravi necessità che si manifestano, che ritengono una priorità assoluta.

E’ sotto gli occhi di tutti i media quello che gli alpini stanno facendo: dal grande ospedale di Bergamo, ai tanti supporti dati, in tantissime zone d’Italia, con i suoi volontari ad enti locali ed associazioni per compiti di servizi ai cittadini più deboli.

Non c’è paese, soprattutto della Lombardia, dove non si vedano gli alpini all’opera, e anche a Cinisello Balsamo gli alpini hanno aderito all’iniziativa del Comune e collaborano con la Croce Rossa e la Protezione Civile nel servizio di consegna della spesa agli anziani.

Ma non si può lasciar passare il 9 aprile senza ricordare quello di vent’anni fa e gli alpini hanno pensato che il migliore modo di farlo quest’anno fosse con un gesto di solidarietà, significativo e importante: un sostegno all’Ospedale da campo ANA al quale sono sempre stati vicini ed al quale avevano donato per il 75° anniversario di fondazione un mezzo per la telemedicina satellitare, nel ricordo di due soci, Luciano Gandini ed Angelo Greppi, che avevano cooperato con lo stesso sin dai primi interventi.

Da oggi 9 Aprile e nel corso del 2020 compreso il prossimo CANTANATALE tutte le iniziative degli Alpini di Cinisello Balsamo saranno dedicate a questo gesto di solidarietà a sostegno dell’Ospedale da Campo dell’A.N.A. per acquisire strutture o mezzi e chiunque voglia aderire potrà versare il proprio contributo sul conto corrente intestato:

Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Cinisello Balsamo
IBAN: IT74M0845332930000000171483 – Banca Credito Cooperativo di Milano –
Ag. Cinisello Balsamo

E’ il modo migliore per festeggiare l’anniversario dell’inaugurazione della sede, la ventennale attività svolta, con l’augurio di essere ancora protagonista della vita degli alpini e della città.

Il brindisi? Certo, ma … virtuale!

Giuliano Perini

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