Mer. 19 Mar. 2025
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Emergenza Coronavirus: Inter e Milan un’unica grande squadra della solidarietà

[textmarker color=”E63631″] SPORT -[/textmarker] Con lo stop al calcio italiano decretato da Conte il 9 marzo, si sono aperte molte questioni circa la ripresa dei campionati e la crisi che inevitabilmente ne è scaturita. La sospensione, prevista fino al 3 aprile, è stata la decisione presa dal Presidente del Consiglio per arginare la diffusione del Coronavirus.

Avendo limitato severamente la libertà degli italiani, Conte ha decretato che non vi siano ragioni per cui le manifestazioni sportive proseguano le loro competizioni: tutti devono prendere atto del difficile momento che l’Italia sta attraversando, anche il mondo dello sport, tifoseria compresa. E così si è arrivato all’unanimità dei presidenti delle Federazioni degli sport di squadra, che hanno stabilito la sospensione di tutte le attività sportive di ogni livello – anche quelle a porte chiuse, fino al termine dettato dal premier.

Un duro colpo per il mondo dello sport e anche per tutti gli appassionati costretti in casa in quarantena: da sempre, infatti, il calcio ha attirato i tifosi non solo negli stadi, ma anche davanti agli schermi delle tv. Negli ultimi tempi inoltre è sempre più presente anche online, tra siti web ufficiali, di informazione e social network, che sono costantemente tenuti d’occhio dagli amanti del calcio, come per il blog di 888 sport.

Con la paralisi del campionato però, online sembra esserci come un fermo immagine all’ultima partita disputata, Sassuolo-Brescia per quanto riguarda la Serie A, mentre le ultime notizie non fanno che aggiornare circa le ipotesi di ripresa dei campionati: si pensa di far ricominciare i 12 campionati tutti insieme, per evitare che non si avvantaggi nessuno. Nel frattempo, si fa sempre più concreta l’idea di rivedere in campo le squadre a partire da giugno, come ha anche lasciato intendere Spadafora, definendo l’ipotesi della ripresa della Serie A decisamente ottimistica. In ogni caso, ha sottolineato, la ripresa della competizione – quando ci sarà – si terrà sicuramente a porte chiuse: il mondo del calcio ha faticato a capire inizialmente la gravità della situazione, di conseguenza, prenderà tutte le misure di sicurezza necessarie.

Gli italiani dal canto loro stanno mostrando di rimanere uniti e coesi per combattere questo nemico invisibile, e nel mondo del calcio – e dello sport in generale – è partita una vera e propria corsa alla beneficienza: sono tantissime le società sportive che si stanno dando da fare per sostenere gli ospedali e le equipe mediche che stanno lavorando duramente nei reparti di terapia intensiva. Screzi e antipatie lasciano quindi spazio a un’unica grande squadra della solidarietà, in cui giocatori, società e tifosi collaborano per vincere uniti questa partita.

In casa Inter l’ex presidente Massimo Moratti ha versato un milione di euro alla Regione Lombardia. La Saras, di cui è presidente, ha partecipato inoltre anche al finanziamento di progetti mirati al rafforzamento delle strutture ospedaliere di Lombardia e Sardegna. In questo momento, gli ospedali sono quelli che hanno maggior bisogno di aiuto per fronteggiare l’emergenza, ribadendo il proprio impegno nei confronti della Regione Lombardia, una delle aree più colpite dal COVID-19.

L’Inter ha dato vita inoltre a una raccolta fondi. Grazie all’iniziativa di crowdfunding, i nerazzurri hanno avviato la “Together as a Team” una raccolta a cui hanno subito partecipato donando 500mila euro per finanziare le attività di ricerca dell’Ospedale Sacco di Milano. Parallelamente, sempre alla struttura sanitaria milanese, il presidente Steven Zhang ha devoluto 100mila euro, donando 300mila mascherine e materiale sanitario al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, mai così preziosi come in questo momento.

La società rossonera intanto ha lanciato una raccolta fondi insieme alla Fondazione Milan, devolvendo 250mila euro, mentre calciatori e dirigenti inoltre hanno deciso di donare un giorno del proprio stipendio a favore di AREU. Attraverso GoFundMe anche i tifosi possono fare la loro parte e aiutare a far fronte comune contro questo nemico invisibile che ha sta affliggendo la regione.

Tantissimi sono i calciatori che stanno partecipando in prima persona alla raccolta fondi, mettendoci la faccia. Anche Zlatan Ibrahimovic non si è tirato indietro, lanciano l’iniziativa di fundraising “Kick the virus away” volta al sostegno dei reparti di terapia intensiva e i Pronto Soccorso delle zone più colpite, tra Piemonte e Lombardia.

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