Ven. 29 Mar. 2024
HomeAttualitàSesto San Giovanni come Biella, bocciata la mozione Segre

Sesto San Giovanni come Biella, bocciata la mozione Segre

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Infuria la polemica per la bocciatura, durante la seduta Consiliare di martedì sera, della manifestazione d’intenti presentata dal Movimento 5 Stelle insieme a Giovani Sestesi, PD e Sesto al Primo Posto che chiedeva l’avvio dell’iter procedurale per conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’olocausto dopo essere stata deportata poco più che bambina nel campo di sterminio di Auschwitz.

Dopo Biella anche Sesto San Giovanni dice no, una strumentalizzazione politica è la motivazione addotta dal Sindaco Roberto Di Stefano: “Alla senatrice Segre va tutta la nostra solidarietà per gli insulti ricevuti sul web, ma è inconcepibile che venga usata dall’opposizione per strumentalizzazioni puramente politiche: ecco perché abbiamo bocciato la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria – ha dichiarato – una proposta di questo tipo non può e non deve essere lanciata sul tavolo di discussione per motivi politico-emozionali come provocazione, sminuendo il ruolo di Liliana Segre e svilendo il concetto stesso di cittadinanza onoraria”.

Le motivazioni addotte dal Sindaco non sembrano però soddisfare l’opposizione che attacca duramente la decisione della maggioranza: “La maggioranza ha bocciato compatta la manifestazione d’intenti presentata dal sottoscritto anche a nome di tutta l’opposizione– ha spiegato il capogruppo 5Stelle Vincenzo Di Cristo – il Sindaco ha detto che era fatta al solo scopo strumentale. E ovviamente i consiglieri di maggioranza hanno ubbidito compatti, quali fossero bravi soldatini, compresi i rappresentanti dei ‘civici’ ed alcuni ex o attuali Cl. Sfido pubblicamente chiunque a trovare una parte strumentale e demagogica nel documento presentato”.

Il Pd rincara la dose, sottolineando il silenzio della maggioranza: “Non vi è stato nessun confronto con i consiglieri di maggioranza: il Sindaco ha imposto la “sua linea” anche a suon di strafalcioni. Asserire che Liliana Segre non ha alcun legame con Sesto San Giovanni è ridicolo. La senatrice è iscritta all’Aned, associazione degli ex deportati attiva sul nostro territorio dagli anni Cinquanta e organizzatrice ogni anno di un partecipatissimo viaggio nei lager. La nostra città – prosegue la nota – è stata insignita della Medaglia d’oro alla Resistenza e che la Resistenza non abbia nulla a che fare con la deportazione e con la dittatura nazifascista che imprigionò la Senatrice a Auschwitz è un azzardo troppo ardito anche per il nostro Sindaco”.

Anche Fiorenza Bassoli, ex sindaco sestese, ha ribadito il legame tra Liliana Segre e Sesto San Giovanni: “Un rapporto con la nostra città Liliana Segre lo ha eccome, è stata compagna di sventura degli oltre 370 deportati sestesi nei Campi di sterminio nazisti. E oggi con la sua presenza e la sua testimonianza ci ricorda quanto orrore ha portato il nazifascismo. Si vergogni – conclude il post- chi non ha sentito nemmeno il dovere di giustificare un voto che è contro la storia della nostra città”.

Poco conta per l’opposizione che il Sindaco abbia dichiarato di prendere parte il 10 dicembre alla manifestazione che organizzerà l’ANCI a Milano per dimostrare vicinanza alla senatrice Segre “con un gesto concreto e non solo a parole” e nemmeno l’invito a lei rivolto per il 27 gennaio: “Senatrice, dovessero invitarla, lasci perdere – suggeriscono dal Partito Democratico – Il Sindaco Roberto Di Stefano dice che qui lei è un’estranea”.

 

 

ARTICOLI CORRELATI