[textmarker color=”E63631″] PADERNO DUGNANO -[/textmarker] Un messaggio forte e chiaro quello che Paderno Dugnano vuole lanciare a dieci anni dalla famigerata cena di ‘ndrangheta che accese i riflettori sulla città nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Infinito”.
L’Amministrazione Comunale e la Commissione Antimafia del Consiglio Regionale della Lombardia hanno condiviso la volontà di ricordare quanto accadde il 31 ottobre 2009 attraverso un evento pubblico, con l’obiettivo di sottolineare la dura reazione che Istituzioni e cittadini hanno dimostrato dopo le rivelazioni dell’inchiesta, prima fra tutti la riapertura e il rilancio del Centro Falcone e Borsellino.
Una serata per non dimenticare, ma soprattutto per mostrare tutto il positivo che è scaturito da quel vile episodio: “Una serata per rimarcare quanto di bello è stato fatto da chi poi si è occupato di far ripartire il nostro centro anziani – ha sottolineato il Sindaco Ezio Casati – un messaggio positivo che vogliamo condividere con le Istituzioni ma soprattutto con coloro che in questi anni, al Centro Falcone e Borsellino e in città, hanno servito la legalità”.
Quello che si svolse nei locali del centro aggregativo Falcone e Borsellino – controllato da microfoni e telecamere posizionati dagli investigatori – fu definito un vero e proprio summit di ‘ndrangheta, dove i vertici dell’organizzazione mafiosa si dettero appuntamento per eleggere il nuovo boss per la Lombardia. Un episodio che ha gettato un’ombra sulla città di Paderno Dugnano: “La città è stata ferita da quella cena e l’immagine rimbalzata su tutti i media ci ha fatto male – ha sottolineato l’Assessore alla legalità Antonella Caniato – di quella serata siamo orgogliosi di come lo Stato, attraverso il lavoro dei Carabinieri e della magistratura, sia stato capace di rispondere ma soprattutto di esserci”.
Questa sera, oltre alle istituzioni cittadine, sono attesi due relatori d’eccezione, il professor Nando Dalla Chiesa e il Capitano Salvatore Marletta insieme a Monica Forte, Presidente della Commissione Regionale Antimafia: “Il messaggio è chiaro: la società lombarda ha maturato negli ultimi dieci anni una consapevolezza più avanzata ed è in grado di mobilitarsi per respingere le organizzazioni mafiose nei propri territori – ha commentato – là dove si riunivano i vertici della ‘ndrangheta oggi si riuniscono Istituzioni e cittadini per stare insieme e riflettere. La Commissione Regionale Antimafia sarà sempre al fianco degli enti locali che fanno di questo tema un elemento identitario”.
Ad aprire la serata l’aperitivo organizzato dalle associazioni “Amici di Falcone e Borsellino” e “Rita Atria” che accoglierà gli ospiti con i prodotti della legalità di Libera Terra, spazio anche all’arte con la mostra “Mani sporche” a cura di Gaetano Fracassio con le esposizioni di opere di vari autori.