Mer. 24 Apr. 2024
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Rapina e omicidio a Cinisello: aperto il processo contro i presunti responsabili

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Si è aperto a Milano il processo sulla notte di violenze che sarebbero state commesse da Abdenachemi Amass e Saad Otmani, i due marocchini di 28 e 30 anni che il 26 aprile dello scorso anno hanno ferito due uomini a Cinisello Balsamo durante una rapina, rapinato due ragazze straniere accoltellandone una per portarle via il cellulare e poi ucciso poco dopo, nei pressi della Stazione centrale del capoluogo lombardo, Samsul Haque, un cameriere bengalese di 22 anni.

Il processo con rito abbreviato è iniziato ieri davanti al Gup di Milano Alessandra Del Corvo, ma è stato subito rinviato al prossimo 26 febbraio, perché il difensore di Amass ha rinunciato al mandato e dunque è stato necessario nominare un avvocato d’ufficio, che ha chiesto un rinvio per preparare la difesa. L’altro imputato, Otmani, invece, è rappresentato dal legale Alessandro Corsano.

In particolare, i due marocchini sono accusati in concorso di un episodio di rapina e lesioni ai danni di un peruviano a Cinisello Balsamo e poi ancora di rapina e tentato omicidio nei confronti di un italiano, di rapina e lesioni nei confronti di una ragazza americana e di un’inglese e poi, infine, dell’omicidio del giovane bengalese.

Agli atti erano state acquisite anche le immagini di telecamere di sorveglianza. Nei filmati si vede Haque che assiste all’ultima rapina e, resosi conto del pericolo, torna indietro correndo. I due marocchini scappano nella stessa direzione e in via Settembrini si accorgono del bengalese. Uno di loro indica al complice l’altro lato della strada e là uccidono il cameriere con un colpo di coltello o cacciavite (arma mai ritrovata) al petto. I giovani vennero, poi, arrestati dai carabinieri intorno alle 10 del mattino vicino alla stazione Centrale.

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