Sab. 05 Ott. 2024
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Niente tariffazione integrata, salta il biglietto unico. Regione Lombardia lo rimanda

[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker] – “Regione Lombardia vuole arrivare a una tariffazione integrata valida su tutto il territorio, senza forzare tempi e step tecnici”. Lo ha spiegato, in commissione Trasporti, l’assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi. “Il Comune di Milano – ha sottolineato l’assessore – è a conoscenza della intenzioni della regione dal 2 ottobre. Questo non per un ‘capriccio’: attivare una tariffazione integrata significa ribaltare un sistema e dare la possibilità a tutte le società di dotarsi degli strumenti necessari. I tempi chiesti dal Comune di Milano, dunque, non sono sostenibili”.

Salta quindi la tanto attesa rivoluzione dei trasporti, cioè la tariffazione integrata che avrebbe portato nell’hinterland, e anche nel Nordmilano, il celeberrimo “biglietto unico”. Da parte della Regione si sottolinea come il sistema di riscossione attuale, con gli incassi dei ticket di viaggio che vengono dirottati nelle casse di Palazzo Marino, “quando si parla di tariffa integrata o di piano di bacino, non può funzionare”, perché avrebbe penalizzerebbe le società che gestiscono il Trasporto pubblico locale per i Comuni dell’hinterland.

Secondo i calcoli di Regione Lombardia, con la tariffazione integrata i rincari per i biglietti venduti sarebbero del 10% su 3,2 milioni di biglietti, del 10-20% su 2,13 milioni di biglietti, del 20-30% su 835mila ticket e del 30-40% su altri 435mila biglietti; oltre a un aumento del 45-55% per 247mila abbonamenti mensili. “Sono numeri che non possiamo trascurare. Regione Lombardia non avallerà in alcun modo aumenti di questo tipo per il servizio ferroviario. Non ci possiamo permettere di fare richieste del genere solo per le esigenze di un’Agenzia che fa una fuga in avanti. L’integrazione la faremo in modo da tutelare tutti. Il lavoro dei tecnici della Regione è finalizzato a scongiurare queste distorsioni: tariffazione integrata non deve significare aumento dei costi per i cittadini”, ha concluso Terzi.

“Il biglietto unico per tutti i mezzi di trasporto farebbe risparmiare i pendolari e sarebbe una grande comodità, ma la Regione lo sta bloccando con pretesti sempre diversi. Eppure l’integrazione tariffaria è un obiettivo che la Regione ha messo in legge già dal 2012 e da allora non è mai riuscita a realizzarlo. Mi pare evidente che c’è un territorio, quello della Città metropolitana di Milano, che spinge per avere un servizio di trasporto pubblico più esteso, in buona salute, più conveniente per i pendolari e per i cittadini e una Regione che tira il freno, non si capisce bene perché. Si erano mossi novantasette sindaci di ogni schieramento per chiedere di accelerare sul biglietto unico ma di questo alla Regione pare non importare nulla”, la dura replica del capo delegazione del Pd in commissione trasporti del Consiglio regionale della Lombardia, Pietro Bussolati in relazione.

 

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