Gio. 28 Mar. 2024
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Morto per un selfie. La moda Social che non teme nulla

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – E’ un dramma che sta coinvolgendo tutta la nazione quello capitato a un 15enne di Cusano Milanino che con un gruppo di amici voleva probabilmente farsi un selfie dopo essere salito sul tetto del centro commerciale Sarca di Sesto San Giovanni ed è caduto in una condotta di aerazione, morendo.

E’ accaduto sabato sera a Sesto San Giovanni, nel milanese. L’adolescente è precipitato nel cunicolo per una trentina di metri. Un’impresa dal sapore della bravata da ragazzi, come quelle che possono diventare ‘social’ con un post. I vigili del fuoco, anche uomini del nucleo speleo-alpino-fluviale, hanno dovuto eseguire una manovra molto complessa, con l’impiego anche di fiamme ossidriche, per riuscire ad estrarlo dalla condotta di aerazione dopo il lungo volo partito dalla imboccatura del grosso tubo e finito a un piano sotterraneo dello stabile.

Secondo quanto è stato accertato, i vigilantes della struttura, allertati da un allarme che rileva la presenza di persone sulle scale esterne, sono usciti a verificare e si sono trovati davanti i tre amici di Andrea. “Il nostro amico è lassù, crediamo sia caduto, non lo troviamo”, avrebbero detto agli addetti alla sicurezza. Mentre i vigilantes hanno dato l’allarme al 112, gli amici avrebbero continuato a chiamarlo sul telefonino, senza ottenere risposta.

La magistratura ha aperto una inchiesta. Ed è arrivato il cordoglio dal sindaco di Cusano Milanino, Lorenzo Gaiani. “Un ragazzo di 15 anni residente nella nostra cittadina è morto in circostanze tragiche ieri presso il Centro commerciale Sarca – ha scritto il primo cittadino -. Lo spegnersi di una vita così giovane è di per se stesso una grave perdita, resa ancora più assurda dallo svolgersi degli eventi che l’hanno causata. L’amministrazione comunale partecipa al dolore della famiglia e degli amici”.

La sfida non fa paura, la morte non fa paura. Così i i ragazzi si spingono oltre, per la voglia di farsi selfie estremi, per stupire o sperimentare, trascinati dal gruppo o dalla Rete. Gli ultimi casi nel milanese sono costati la vita al’quindicenne a Sesto San Giovanni per scattare un selfie dal tetto del cinema e a un quattordicenne che ha sperimentato la ‘Blackout Challenge’, la compressione della carotide per provocare uno stato ‘temporaneo’ di soffocamento e provare poi l’euforia del risveglio. 

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