[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Tornano le polemiche politiche a Sesto DSan Giovanni per la mancata partecipazione del Comune alla commemorazione della Strage di Bologna. Per il secondo anno consecutivo la giunta del sindaco Di Stefano non ha preso parte alla cerimonia.
Ecco il Comunicato di Articolo 1:
“Sesto San Giovanni, Città Medaglia d’Oro per l’alto contributo alla guerra di Liberazione, città che ha saputo lottare e vincere pagando un altissimo prezzo contro i nazisti, che ha saputo lottare contro il terrorismo, Sesto San Giovani, una delle capitali della democrazia del nostro Paese ha subito l’ennesimo sfregio da parte di chi indegnamente la governa e la rappresenta in questa fase: per la seconda volta il Gonfalone della Città, la sua medaglia d’oro, la città intera non è stata rappresentata a Bologna alla commemorazione dei caduti della orrenda strage alla stazione del 2 agosto 1980.
Oggi, come lo scorso anno a Bologna la mancata presenza della Città di Sesto San Giovanni ha reso più piccola quella comunque grande manifestazione. Oggi il Sindaco di Sesto San Giovanni, i suoi assessori, i consiglieri comunali che appoggiano l’amministrazione e le forze politiche, tutte, che fanno parte di questa maggioranza di governo pro tempore hanno insultato assieme a tutta la città e alla sua storia i valori democratici e di Resistenza alla barbarie di cui Sesto è da sempre un emblema e una testimonianza.
Oggi Roberto Di Stefano e tutti i suoi alleati hanno insultato la memoria. Chieda scusa ai sestesi il Sindaco Di Stefano, chiedano scusa quelli che lo sostengono, chieda scusa alla Città colui che con la sua alleanza, tradendo il voto di tanti sestesi ha permesso questo. E’ urgente in Città una mobilitazione democratica per la difesa dei valori che hanno fatto di questo nostro territorio il territorio della democrazia e dell’antifascismo.
Ci sono valori rispetto ai quali non esistono, non possono esistere “mezze misure”, inevitabilmente o si sta da una parte o si sta dall’altra. Sesto San Giovanni, con i suoi martiri, con le sue lotte, con le sue conquiste è sempre stata dalla parte giusta, la parte della libertà, della democrazia e della convivenza inclusiva e non può meritarsi un governo che disconosca sfacciatamente questi valori. Chiunque continui a sostenere questo governo cittadino è complice”.