Ven. 19 Apr. 2024
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Sesto, cedute le aree Falck a Regione Lombardia per la Città della Salute

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – E’ stato sottoscritto ieri, a Palazzo Pirelli di Milano (sede di Regione Lombardia), l’atto di trasferimento della proprietà delle aree ex Falck di Città della Salute e della Ricerca dal Comune di Sesto San Giovanni a Regione Lombardia.

L’accordo, presentato in una conferenza stampa dagli assessori regionali Giulio Gallera (Welfare), Massimo Sertori (Enti Locali, Montagna e Piccoli comuni) e Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) insieme al sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano e ai presidenti dell’Istituto Besta, Alberto Guglielmo, e dell’Istituto nazionale dei Tumori, Enzo Lucchini, prevede la creazione di un polo di ricerca sanitaria pubblico integrato da realizzarsi nelle aree individuate, cioè l’ormai celebre Città della Salute.

“Un momento tanto atteso – ha dichiarato Gallera – che segna un passo decisivo per la realizzazione dell’ambizioso progetto che ha l’obiettivo di dare il giusto luogo a due Irccs, l’Istituto dei Tumori e il Besta, che oggi occupano due strutture che non consentono la valorizzazione dei professionisti che vi operano, limitando la straordinaria azione nel campo della ricerca e cura a carattere scientifico. Ora attendiamo che il Consiglio di Stato sciolga l’ultimo nodo, cioè che determini la correttezza dell’assegnazione dei lavori al vincitore della gara d’appalto, Condotte Spa a quel punto si procederà alla firma del contratto con il concessionario, e a quell’azione che da qui ai prossimi 5 anni ci porterà a realizzare la Città della Salute e della Ricerca”.

“Oggi è una giornata importante – ha commentato Sertori – che segna una svolta per tutti i soggetti coinvolti, in primo luogo per Regione Lombardia verso la realizzazione di un progetto di valenza internazionale. Si tratta di una straordinaria opportunità data anche dalla programmazione negoziata, uno strumento efficace per avviare una collaborazione fattiva tra pubblico e privato e di un progetto coerente con le politiche regionali improntate al contenimento del consumo di suolo. C’è ancora strada da fare, ma quello di oggi è un tassello fondamentale e Regione seguira’ con il massimo impegno e con cadenza quotidiana questo progetto cosi’ strategico, anche per lo sviluppo del territorio”.

“Auspico che, per la parte di bonifica che ancora manca, prosegua l’efficace lavoro comune, frutto della collaborazione tra pubblico e privato. L’intervento – ha aggiunto Cattaneo – ha coinvolto un’area strategica ampia, oggetto nel corso degli anni di un utilizzo intenso dal punto di vista industriale. L’accordo di programma Città della Salute riguarda una porzione significativa dell’area di Sesto San Giovanni di 255 ettari. Si tratta di uno dei 5 siti di interesse nazionale presenti in Lombardia, su cui Regione Lombardia continua a operare favorendo le relazioni con il territorio e gli Enti Locali interessati”.

“Meno di un anno fa con Besta e Istituto dei Tumori, Università Statale e Università Bicocca abbiamo firmato l’accordo per la realizzazione della scuola di alta formazione universitaria presso la Città della Salute. Continuiamo a voler creare sinergie tra le migliori esperienze in ambito di ricerca, formazione e assistenza clinica. Si stanno creando dunque i presupposti per portare avanti un’eccellenza a livello internazionale in campo scientifico e medico con Sesto San Giovanni nuovo polo di rilievo per la ricerca e la salute. Siamo costantemente aperti al coinvolgimento di altri interlocutori: università, enti di ricerca o ospedali dell’area territoriale, regionale e anche extra regione e aziende del settore”, le parole del primo cittadino di Sesto, Roberto Di Stefano.

“E’ stato un anno impegnativo e difficile – commenta l’assessore sestese all’Urbanistica Antonio Lamiranda – e non era scontato il risultato odierno. E’ un importante intervento pubblico che tra ospedale e opere infrastrutturali investirà più di 700 milioni di euro. Contiamo di attirare da adesso numerosi investitori privati”.

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