Sab. 20 Apr. 2024
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Seveso, 1.420 scarichi abusivi. Gli Amici del Parco Nord scrivono a Regione e Arpa: “Perché non intervenite?”

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – “Egregi Signori, Autorità preposte, Ci risulta che ci sia in corso (ed anche da qualche tempo) una inchiesta della Magistratura milanese che ha accertato che nel fiume Seveso vi sarebbero circa 1.420 scarichi abusivi. E’ evidente che non si possa avere piena contezza del contenuto delle amplissime attività di indagine fino a che queste non siano concluse dalla Magistratura inquirente, ma si può ritenere che le evidenze e la notizia di tali accertamenti siano certamente già pervenute ai Vostri rispettivi Uffici, per quanto di Vostra competenza. E’ anche evidente il gravemente dannoso impatto che questo fatto ha sul fiume e sui bacini nei quali si sta progettando di far defluire e decantare queste acque, in particolare a riguardo della vasca di laminazione prevista nella zona di Niguarda-Parco Nord di Milano”.

Comincia così la lunga lettera che l’Associazione Amici del Parco Nord ha scritto e inviato a Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Ente Parco Nord, Arpa, Aipo, Provincia di Como, Provincia di Monza e Brianza e alle amministrazioni comunali dei Comuni toccati dal fiume e che si affacciano sul Parco Nord Milano, quindi Milano, Sesto San Giovanni, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino e Novate Milanese.

 

 

 

“Conseguentemente ci chiediamo e Vi chiediamo, visto che Voi avete i poteri per intervenire, se non sentite il dovere di farlo di fronte a questi dati. Il nostro habitat è sconvolto da decenni di inerzia e di incuria, da libertà – di fatto concesse a chiunque lo voglia e ne tragga vantaggio – di inquinare e lordare senza limiti e controllo il fiume Seveso. Voi che avete compiti e responsabilità precise, che in certi casi appaiono addirittura incalzanti ed ineludibili, perché non siete ancora intervenuti?”, prosegue la lettera aperta dell’associazione.

“Se non intervenite ci sarebbe da chiedersi perché si continuano a firmare patti e contratti relativi al benessere del fiume se poi non si mantiene fede agli impegni presi. A cosa serve sottoscrivere il Patto per il Seveso o il Contratto di fiume se poi le decine di Amministrazioni ed Enti coinvolti non intervengono per la tutela del fiume contro gli sciagurati che li inquinano? Ci chiediamo dove siete e perché non intervenite. Lo scandalo non sono le violazioni delle leggi, e non sono solo coloro che le violano le leggi, quanto piuttosto la distrazione e la mancanza di vigilanza e di intervento di chi ha gli strumenti per farlo, seppur nel limite delle proprie competenze”, prosegue la missiva.

Che si chiude così: “L’inquinamento dei fiumi è anche un insulto alla legge (oltre che alla nostra salute) ed in quanto tale è un atto di accusa che ogni giorno si rivolge contro di Voi, se non fate nulla di quanto è nelle Vostre rispettive competenze per fermarlo. Se non Vi attivate con tempestività ed efficacia, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni andrà scemando, contribuendo a creare un vero e proprio baratro tra lo Stato, le istituzioni, la politica e la popolazione. Senza voler giungere a panorami apocalittici, Vi chiamiamo alle Vostre responsabilità e Vi preghiamo di fare il Vostro dovere di fronte alle problematiche sopra esposte e – riteniamo – ben note da tempo”.

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