Mer. 09 Ott. 2024
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Anche Sesto avrà un sito archeologico: le rovine delle ex Falck rivedranno la luce

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La “città sotterranea”, quella che connetteva i vari capannoni delle Falck, rivedrà la luce. “Quei pilastri, dove un tempo poggiavano gli impianti delle acciaierie, saranno ‘scoperti’ del tutto e saranno al centro di una passerella, che consentirà di ammirarli da tutte le prospettive. Anche Sesto, dunque, avrà i suoi ruderi archeologici, ai margini dell’area dove sorgerà la Città della Salute e della Ricerca. Le Vasche Pompei diventano come gli scavi romani e, in questo modo, acquisiscono del tutto il senso della loro definizione evocativa”, si legge sul quotidiano Il Giorno.

Le Vasche Pompei in pratica torneranno a essere visibili e diventeranno un elemento di richiamo, caratteristico della nuova area di Sesto San Giovanni. La decisione di riportarle in vista è stata presa dalla giunta che ha approvato la versione definitiva della nuova piazza.

Ecco la nota del Municipio di Sesto:

La Giunta ha approvato la versione definitiva della nuova piazza “Vasche Pompei” e del rendering/planivolumetrico di rifunzionalizzazione dell’edificio noto con la sigla T5. Con questa delibera cominciano ad emergere le risultanze del grande lavoro intrapreso dall’Amministrazione Di Stefano di differenziazione e revisione dei progetti urbanistici assunti dalla precedente amministrazione di centro sinistra.

E’ stata finalmente garantita la completa leggibilità del T5 sia verso la piazza “vasche Pompei” che verso il fronte Parco Urbano, aspetti che non erano sufficientemente garantiti dalle precedenti scelte dell’amministrazione di centrosinistra.

Questa delibera prescrittiva è un ulteriore passo avanti verso l’apertura del cantiere comparto “Concordia” che salvo intoppi bonifiche avverrà materialmente entro la fine dell’anno corrente.

“E’ una delibera importante – commenta l’assessore all’urbanistica Antonio Lamiranda – che segna la svolta nel modo di approcciare l’urbanistica a Sesto. Non ci sono imposizioni dall’alto ma la costruzione di un disegno comune che tiene conto degli interessi privati e quelli pubblici. In questi mesi i ragazzi dell’urbanistica sono stati fantastici proponendo al l’operatore una serie di modifiche motivate che non potevano non essere recepite. Non possiamo o vogliamo stravolgere il PII Falck perché ormai non ci sono più i tempi ma su quello vigente incideremo molto nel prossimo futuro dimostrando come si possano sempre governare i processi di trasformazione della città anche quando apparentemente sembra tutto impossibile. Questo primo passo di valorizzazione del T5 è la prova tangibile della direzione presa dall’amministrazione Di Stefano”.

 

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