Ven. 19 Apr. 2024
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Risolto l’omicidio di Cinisello. Fermati due marocchini irregolari in fuga dall’Italia

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Sarebbe stata una lite tra piccoli spacciatori che condividevano un giaciglio di fortuna nei capannoni dell’ex mobilificio “Katia Arredamenti” (oggi in abbandono), il movente dell’omicidio del 29 enne trovato in fin di vita lo scorso 11 marzo lungo la strada in via Partigiani a Cinisello Balsamo. È quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Cinisello Balsamo e del Nucleo Operativo di Sesto San Giovanni, che nelle scorse ore hanno sottoposto a fermo di indiziato delitto per omicidio due giovani marocchini.

I militari li hanno rintracciati mentre si preparavano a scappare dall’Italia. Il primo, 21 enne e da soli tre mesi nel nostro Paese, si era rifugiato a casa di conoscenti a Parabiago. Il secondo, 23 anni, è stato rintracciato a Lecco. Sono state le attività tecniche e le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona, a permettere ai carabinieri di ricostruire l’omicidio del 29 enne, anche lui un irregolare con precedenti per droga. A quanto si è appreso, le immagini hanno ripreso una lite, presumibilmente iniziata all’interno dello stabile abbandonato e poi proseguita all’esterno. I due stranieri sono stati ripresi colpire a calci e pugni la vittima. Per stabilire chi dei due abbia estratto il coltello e colpito al collo la vittima, saranno necessari gli esiti degli accertamenti dei Ris di Parma sul coltello che, lo ricordiamo, è stato recuperato nei giorni scorsi in un cespuglio nel palchetto pubblico di via Partigiani. I due fermati sono ora in carcere a Monza in attesa di andare davanti ai giudici.

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